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SVIZZERA

Premi più alti per sesso o nazionalità? Il 57% dice no

Per molti, invece, l'età di un conducente è un fattore legittimo che può influenzare quanto si paga
Depositphotos (magicinfoto)
Fonte Ats
Premi più alti per sesso o nazionalità? Il 57% dice no
Per molti, invece, l'età di un conducente è un fattore legittimo che può influenzare quanto si paga

ZURIGO - Il 57% della popolazione svizzera è contraria a differenziare i premi dell'assicurazione auto a seconda del sesso o della nazionalità e sarebbe favorevole a un divieto che impedisca di applicare tali criteri ai calcoli, come avviene nell'Ue, dove sono considerati discriminatori.

È quanto emerge da un sondaggio rappresentativo promosso dal servizio di confronti internet Comparis, che ha mette in luce anche differenze regionali: la proibizione viene infatti sostenuta dal 65% dei romandi dal 60% dei ticinesi e grigionitaliani, ma solo dal 55% degli svizzeri tedeschi.

Per quanto riguarda i premi più elevati per gli stranieri, il 45% parla di una pratica ingiusta, il 30% la approva e il 25% è neutrale sul tema. Netto è il giudizio delle persone di nazionalità non elvetica: il 79% ritiene che i supplementi siano iniqui.

I fattori per pagare di più - Secondo i partecipanti al rilevamento demoscopico il fattore che più dovrebbe influire sull'importo della fattura assicurativa è lo storico degli incidenti, ossia il numero di anni trascorsi senza aver provocato alcun danno: il 72% degli intervistati lo ritiene un elemento di grande importanza. Al secondo posto, con il 66%, si colloca il tipo di veicolo e al terzo l'esperienza alla guida, segnalato dal 62%.

L'età? Un fattore legittimo - Interessante notare che per il 55% degli intervistati - 1020 persone sondate nel mese di marzo - l'età del conducente è un fattore di rilievo. «Anche se in generale la maggior parte degli interrogati rifiuta criteri discriminatori, l'età viene spesso accettata come un fattore legittimo che può influenzare il premio assicurativo: a quanto pare risulta più comprensibile rispetto alla nazionalità o al sesso», afferma Adi Kolecic, esperto Comparis, citato in un comunicato.

Necessario un atto di solidarietà? - Secondo lo specialista rimuovere i fattori discriminatori dai premi dell'assicurazione auto richiederebbe comunque un atto di solidarietà. Le persone con profili di rischio potenzialmente meno cari dovrebbero infatti pagare di più per compensare il rischio più elevato di altri gruppi. In base alle simulazioni, se i criteri fossero allineati ai paesi Ue il premio medio dell'assicurazione auto per gli stranieri diminuirebbe di circa il 13%, mentre gli assicurati di nazionalità elvetica dovrebbero pagare circa il 5% in più. «La Svizzera dovrebbe comunque chiedersi se vuole continuare a tollerare un modello assicurativo con aspetti discriminatori o se ha il coraggio di compiere un passo verso equità e parità di trattamento», argomenta Kolecic.

Anche per quanto riguarda il sesso si notano differenze, anche se in misura minore. Da precedenti analisi di Comparis risulta che le donne pagano premi leggermente più bassi rispetto agli uomini. Per quanto riguarda l'età, invece, le differenze sono molto più marcate: gli automobilisti di 20 anni pagano fino al 145% in più per l'assicurazione auto rispetto a chi ha 42 anni.

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