Cerca e trova immobili
SVIZZERA/STATI UNITI

«Estremamente insensibile, ma non era un saluto hitleriano»

Il braccio destro teso di Elon Musk durante l’insediamento di Trump ha fatto discutere. Tre esperti provano ad analizzare quanto accaduto.
KC Alfred/San Diego UT/Zuma Premere Filo/dpa
«Estremamente insensibile, ma non era un saluto hitleriano»
Il braccio destro teso di Elon Musk durante l’insediamento di Trump ha fatto discutere. Tre esperti provano ad analizzare quanto accaduto.

ZURIGO - Ha fatto e continua a far discutere l'apparizione di Elon Musk durante la cerimonia d'insediamento del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. In particolare ha suscitato scalpore il momento in cui ha allungato la mano destra verso il cielo. A molti, questo gesto, ha ricordato un saluto hitleriano. Ma è davvero così?

20 Minuten ha chiamato a rispondere l'esperto di estremismo Dirk Baier, l'esperto di linguaggio del corpo Stefan Verra e l'esperto di campagne elettorali americane Guido Weber.

«Goffo ed estremamente insensibile» - «Per me non è un saluto hitleriano», sostiene Baier. Musk farebbe un movimento partendo dal petto per poi segnalare che sta lanciando il suo cuore al pubblico. «Inoltre, il braccio non va dritto in avanti, ma di lato. Tuttavia il gesto è molto goffo ed estremamente insensibile, ed è un peccato che il signor Musk non abbia il controllo su se stesso per evitare una gestualità che può essere percepita, appunto, come un saluto nazista».

Una cosa è chiara per Baier: Musk, come «ogni persona ragionevolmente istruita sulla storia», sa cos’è il saluto hitleriano e cosa significa. «In una situazione del genere, alla quale assiste il pubblico mondiale e con esso numerose vittime del regime nazista, egli deve astenersi dal compiere un simile gesto».

L'esperto ritiene che Musk volesse esprimere gioia, cosa che non è riuscita completamente. «Non presumo che volesse ammiccare agli estremisti di destra». Il problema, semmai, è che questo ambiente estremista potrebbe interpretarlo esattamente in questo modo sentendosi ulteriormente legittimato nei propri ideali di destra.

«Molto goffo» - Per l’esperto di linguaggio del corpo «questo gesto è ovviamente estremamente polarizzante e probabilmente colpisce un gruppo target molto piccolo, ma molto rumoroso». Il gesto è particolarmente problematico se si considera che Donald Trump, lo stesso giorno, ha graziato 1.500 assaltatori del Campidoglio, fa notare Verra.

Tuttavia, «dal punto di vista del linguaggio del corpo, non si può stabilire se intendesse davvero fare il saluto romano oppure no», spiega l'esperto. In termini di contenuto, non fa nulla di fascista, radicale o polarizzante, anzi si limita a mandare i suoi più sentiti saluti al pubblico. «Ma lo fa in modo molto goffo, con il palmo rivolto verso il basso. E sembra un saluto fascista», prosegue Verra.

«La sensazione di euforia spesso lo prevarica» - Elon Musk ha una cosa in comune con Donald Trump: «La scarsa propriocezione, cioè poca consapevolezza di sé». Nessuno dei due era del tutto consapevole di ciò che stavano facendo con il proprio corpo, motivo per cui entrambi apparivano «molto goffi», incalza l'esperto. Ciò avviene sia che stiano ballando, inviando segnali facciali, abbracciando qualcuno o semplicemente salutando il pubblico.

A causa dei movimenti facciali irregolari di Musk, spesso si ipotizza che «abbia nuovamente abusato di sostanze». «Ma in realtà è l'euforia che spesso lo prevarica».

Quali sono le conseguenze del gesto? - Il saluto di Musk avrà sicuramente diverse interpretazioni. Ma cosa ne penseranno gli elettori di Trump? «Di questo non si parlerà a lungo», chiosa Guido Weber, esperto di campagne elettorali americane.

Weber non crede nemmeno che, qualunque cosa significhi, avrà delle conseguenze. «È il gesto di qualcuno che è così sovreccitato da perdere il controllo su se stesso. Ma è l'America: presto assisteremo al prossimo scandalo».

Donald Trump suscita scalpore con la sua immobilità - Anche il nuovo presidente degli Stati Uniti è diventato argomento di conversazione per non aver posto la mano sinistra sulla Bibbia tesa da Melania durante il giuramento. Il suo giuramento è dunque valido? «Sì», spiega Weber. «La Costituzione prevede che si debba giurare, ma per il giuramento non possono essere imposti prerequisiti religiosi». In altre parole: non si può costringere nessuno a giurare sulla Bibbia – o su qualsiasi altra sacra scrittura. Anche altri presidenti, come Theodore Roosevelt e Thomas Jefferson, hanno rinunciato alla Bibbia quando hanno prestato giuramento.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE