Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Lavoro nero: meno casi rispetto al 2023

Di pari passo sono aumentati i controlli su persone. Per la Seco gli obiettivi sono stati raggiunti.
Deposit Photos
Fonte Ats
Lavoro nero: meno casi rispetto al 2023
Di pari passo sono aumentati i controlli su persone. Per la Seco gli obiettivi sono stati raggiunti.
BERNA - Lo scorso anno i casi sospetti di lavoro nero segnalati dagli organi cantonali di controllo sono stati 12'500, in leggero calo rispetto al 2022 e al livello prepandemico, stando al rapporto pubblicato oggi dalla Seco.Anche l'attività di cont...

BERNA - Lo scorso anno i casi sospetti di lavoro nero segnalati dagli organi cantonali di controllo sono stati 12'500, in leggero calo rispetto al 2022 e al livello prepandemico, stando al rapporto pubblicato oggi dalla Seco.

Anche l'attività di controllo è leggermente calata: le verifiche nelle aziende sono diminuite del l’1% in un anno (13'644), ma rimangono pur sempre superiori a quelle effettuate prima della pandemia. Gli accertamenti condotti su persone (43'563) invece hanno superato sia il livello del 2022 (+4%) sia il livello pre-crisi del 2019 (+25 %).

I controlli si sono concentrati ancora una volta sui rami accessori dell'edilizia, sul settore alberghiero e della ristorazione, sul commercio e sul ramo principale dell'edilizia.

Le notifiche delle autorità competenti agli organi di controllo riguardanti i provvedimenti e le sanzioni inflitte sono aumentate del 29%, raggiungendo quota 3941. L'aumento però è in parte dovuto al trattamento di vecchi casi, sottolinea la Seco.

I datori di lavoro che si sono avvalsi della procedura di conteggio semplificata per i contributi alle assicurazioni sociali e per le imposte in caso di salari modesti è diminuito del 2%, attestandosi a 72'606.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE