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SVIZZERA

Neonazisti svizzeri incitano odio su Telegram: «Qualcuno deve dire la verità»

La piattaforma viene sempre più spesso utilizzata per diffondere sentimenti antisemiti. Solo raramente scatta il procedimento penale
IMAGO
Fonte 20minuten
Neonazisti svizzeri incitano odio su Telegram: «Qualcuno deve dire la verità»
La piattaforma viene sempre più spesso utilizzata per diffondere sentimenti antisemiti. Solo raramente scatta il procedimento penale

BERNA - Dopo gli attentati del 7 ottobre, l'estremismo di destra e l'odio si sono ulteriormente propagati sui social-media. Su Telegram i profili che pubblicano contenuti anche solo minimamente inerenti al nazismo vengono rapidamente identificati e rimossi. Non si può dire lo stesso di Telegram. Nonostante sulla piattaforma si verifichino episodi di antisemitismo, solo raramente scatta il procedimento penale.

I giornali di CH Media riportano il caso di un trentenne che avrebbe postato su Instagram un "meme" che incitava a uccidere gli ebrei e persone considerate "nemiche della razza bianca", come gli omosessuali o le persone affette da handicap. L'account del 30enne è stato immediatamente bloccato. Stesso vale per il suo account Telegram, che contava circa 3200 folllowers. Quest'ultimo, però, è riapparso dopo poco tempo, come se nulla fosse. Da allora i suoi followers sono rapidamente passati da 0 a 2000.

I giornali di CH Media scrivono anche di un ex membro del Partito dei nazionalisti svizzeri (Pns), che diffonde contenuti simili a quelli sopracitati. In intervista, l'uomo ha dichiarato di essere consapevole del carattere criminale e dunque perseguibile dei contenuti che diffonde sul web. Ma è necessario «che qualcuno dica la verità», ha sottolineato.

«Non mi importa se qualcuno è ebreo. Mi importa se lavora attivamente alla distruzione dei miei connazionali», ha aggiunto.

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