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SVIZZERANeonazisti svizzeri incitano odio su Telegram: «Qualcuno deve dire la verità»

24.02.24 - 09:32
La piattaforma viene sempre più spesso utilizzata per diffondere sentimenti antisemiti. Solo raramente scatta il procedimento penale
IMAGO
Fonte 20minuten
Neonazisti svizzeri incitano odio su Telegram: «Qualcuno deve dire la verità»
La piattaforma viene sempre più spesso utilizzata per diffondere sentimenti antisemiti. Solo raramente scatta il procedimento penale

BERNA - Dopo gli attentati del 7 ottobre, l'estremismo di destra e l'odio si sono ulteriormente propagati sui social-media. Su Telegram i profili che pubblicano contenuti anche solo minimamente inerenti al nazismo vengono rapidamente identificati e rimossi. Non si può dire lo stesso di Telegram. Nonostante sulla piattaforma si verifichino episodi di antisemitismo, solo raramente scatta il procedimento penale.

I giornali di CH Media riportano il caso di un trentenne che avrebbe postato su Instagram un "meme" che incitava a uccidere gli ebrei e persone considerate "nemiche della razza bianca", come gli omosessuali o le persone affette da handicap. L'account del 30enne è stato immediatamente bloccato. Stesso vale per il suo account Telegram, che contava circa 3200 folllowers. Quest'ultimo, però, è riapparso dopo poco tempo, come se nulla fosse. Da allora i suoi followers sono rapidamente passati da 0 a 2000.

I giornali di CH Media scrivono anche di un ex membro del Partito dei nazionalisti svizzeri (Pns), che diffonde contenuti simili a quelli sopracitati. In intervista, l'uomo ha dichiarato di essere consapevole del carattere criminale e dunque perseguibile dei contenuti che diffonde sul web. Ma è necessario «che qualcuno dica la verità», ha sottolineato.

«Non mi importa se qualcuno è ebreo. Mi importa se lavora attivamente alla distruzione dei miei connazionali», ha aggiunto.

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