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SVIZZERALa grande fuga degli apprendisti: «Sono numeri che fanno male»

02.12.22 - 06:30
Non è mai capitato che così tante ragazze e ragazzi lasciassero a metà il loro apprendistato, anche in Ticino. Ma perché succede?
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La grande fuga degli apprendisti: «Sono numeri che fanno male»
Non è mai capitato che così tante ragazze e ragazzi lasciassero a metà il loro apprendistato, anche in Ticino. Ma perché succede?

ZURIGO - Un percorso d'apprendistato che non entusiasma, magari perché è anche una seconda scelta, e andare ogni giorno al lavoro diventa un supplizio senza via d'uscita. Poi ci si mette anche la scuola con voti sempre più bassi, lo stress e l'ansia. A un certo punto o interviene il datore o, semplicemente, non ci si presenta proprio più. Il percorso si blocca all'improvviso, e davanti a sé ecco l'incertezza.

Uno ogni cinque molla
Quello scritto qui sopra non è un caso-limite, ma una realtà diffusa in Svizzera, come confermato dai dati relativi ai tirocini pubblicati di recente dall'Ufficio Federale di Statistica.

Da questi emerge una fetta non trascurabile di più di 10'000 giovani (prendendo in esame la classe che ha iniziato nel 2017) che hanno chiuso il percorso a metà strada. Si tratta di circa il 22,4% del totale, un tasso mediano mai così alto. Il 4,4% di questi, numero anche questo in crescita e da primato, non lo riprenderà più.

Per quanto riguarda il Ticino, il numero di rescissioni di contratto è al di sopra del dato nazionale (35,8%) e ha riguardato 448 giovani.

Le categorie ad alto “tasso di diserzione” (sopra il 40%) sono quelle un po' meno qualificate o particolarmente faticose, come quelle nel settore edile, meccanico e siderurgico, ma anche alimentare. Capita meno spesso con i venditori al dettaglio, nel design e nell'ingegneria.

C'è chi parla di “multicrisi dei giovani“
Ma come mai succede? Se l'è chiesto anche il TagesAnzeiger che ha interpellato un esperto, il vicedirettore di Pro Juventute Svizzera che è anche il responsabile dei programmi educativi. Stando alla sua esperienza diretta dal 2020 i colloqui d'orientamento con i giovani sono esplosi: «I ragazzi e le ragazze di oggi sono molto preoccupati, io parlerei di "multicrisi": c'è la crisi climatica, poi anche quella pandemica e adesso anche la guerra. Non ci sono ancora le cifre, ma anche questa potrebbe cambiare gli scenari lavorativi del futuro».

A questo si aggiunge anche il rapporto diverso che la Generazione Z ha con il lavoro: «Non vogliono più essere solo dei numeri, e non vogliono nemmeno essere manodopera a basso costo». Altro aspetto da non trascurare, ragazze e ragazzi spesso e volentieri fanno particolarmente fatica a integrarsi sul posto così come nel relazionarsi con gli altri, sentendosi spesso incompresi e generalmente non a loro agio.

«Il 42% di rinunce è un numero che fa male», ammette sempre al quotidiano zurighese il responsabile dell'associazione ombrello dei carrozzieri Carrosserie Suisse Reto Hehli, che parla di aspettative sbagliate: «Spesso si stupiscono di dover stare in piedi tutto il giorno e di dover sollevare parti in metallo pesanti».

Il lavoro non è più lo stesso, e nemmeno le persone
Una situazione, questa, senz'altro allarmante ma che però non stupisce in un mondo lavorativo che, dopo il Covid, è sempre più in rapido mutamento. Fra le problematiche la più sentita è la carenza di manodopera qualificata che riguarda tanto le persone formate, quanto quelle in formazione.

In questo senso ora la pressione cade sulle aziende, che si trovano a dover concedere qualcosa e a mettersi in gioco, dissaldando modi di funzionare in vigore da decenni.

Altro punto fondamentale riguarda la salute mentale di ragazze e ragazzi (e non solo) che va tutelata e rinsaldata. Qui l'onere, se così si può chiamare, cade sulle istituzioni a partire dalla scuola fino allo stesso Cantone.

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COMMENTI
 

airwolf72 1 anno fa su tio
I giovani non sono tutti uguali, io ho mia figlia che gli sta passando la voglia di andare a scuola per il fatto che i maestri continuano a bullizzarla mandandola in crisi totale, maestri che dovrebbero portare rispetto ma si rivelano tutt'altro trattando questi giovani senza alcun rispetto facendogli andare l'autostima pari a zero, non fasciamo di un filo un fascio...poi ci si chiede perchè i giovani lasciano la scuola....roba da matt....

Suissefarmer 1 anno fa su tio
Risposta a airwolf72
non solo la tua . stesso da me!

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a airwolf72
Segnala la questione alla Direzione. Trovo davvero difficile pensare che sia presa di mira da tutti i docenti. Forse c'è una mela marcia. Se invece, come dirai, che hai già segnalato e nessuno fa niente forse dovreste entrambi riflettere sui fatti reali. la situazione è sgradevole ma difficilmente, accusando indistintamente tutti i docenti e l'Istituto, troverai una soluzione. Questo è uno di quei comportamenti iperprotettivi che alcuni stigmatizzavano nei post sotto... Pensaci su. E pensa anche ad un sostegno psicologico se è particolarmente fragile

In dua a nem a finii 1 anno fa su tio
Risposta a airwolf72
Perfettamente ragione e (senza generalizzare) se trovano difficoltà a scuola e sul posto di lavoro stanno zitti perchè sanno che le conseguenze saranno peggio. Stessa situazione con mia figlia me anche affrontare il problema NESSUNO FA NIENTE e ti senti abbandonato. Questo non è assolutamente normale in un Cantone dove NESSUNO fa niente, NESSUNO li ascolta e prende seriamente in mano la situazione. In fondo loro sono la nostra garanzia futura.

airwolf72 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
ti posso assicurare che tutto è stato segnalato più volte...ricordati che cane non morde la coda a cane.....con tanto di testimoni e video....

airwolf72 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
certamente, ma non sono stati segnalati tutti i maestri, uno in particolare...che neanche si è degnato di porre le sue scuse, io non sono una persona super protettiva ...anzi...si devono fare le ossa da soli giustamente...ma non cosi, questi docenti inadatti all'insegnamento vanno ripresi e rimessi al loro posto, devono fare per quello che vengono pagati, cioe insegnare ! non mandare i ragazzi in depressione facendoli sentire esseri inferiori e facendoli finire in terapia da uno psicologo... queste cose non devono capitare, e purtroppo per molti ragazzi è cosi....mah....discorso molto lungo e complesso...Comunque bisogna incoraggiare sti giovani non demoralizzarli...questo è il mio parere da genitore...

airwolf72 1 anno fa su tio
Risposta a Suissefarmer
Posso dire che è una vergogna, ci sono molti casi come il nostro, consolare e convincere questi giovani a restare a scuola dopo è difficile, soprattutto vederli quando tornano a casa piangendo demoralizzati... poi ci si lamenta ( anche se gli atti di violenza non sono assolutamente accettati ) che succede come pochi mesi fa che a scuola si manifestano atti di violenza contro i maestri...facciamoci una domandi e riflettiamo !!

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a airwolf72
Guarda, ti posso garantire che sanzioni disciplinari contro docenti inadatti sono all'ordine del giorno. Altro che cane non mangia cane. Quindi, se come sostieni, addirittura tutti i docenti bullizzano tua figlia (cosa gravissima), hai i video e la direzione è connivente segnala ai giornali (anche a Tio per es.) che non vedranno l'ora di pubblicare la notizia. In questo caso l'insegnamento per tua figlia sarà che si deve reagire e non lasciarsi spaventare dai bulli, quindi doppio risultato. Infine eviterai che succeda ad altri studenti. Chiaro che tutto deve essere come lo racconti

airwolf72 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Hai pienamente ragione, ma ti posso garantire che dopo aver segnalato ai vari enti il caso nulla è successo. Anzi....Adesso visto che nuovamente è capitato non mi fermerò davanti a nulla e se necessario valuterò di interagire con Tio. Alcuni maestri non meritano neppure di insegnare ! Vediamo il proseguirsi....

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a airwolf72
@airwolf se hai le prove e la direzione non reagisce fai bene a segnalarlo ai giornali. Chi approfitta della propria posizione a sfavore di ragazzi giovani merita come minimo il licenziamento, sopra tutto parlando di docenti.

Shion 1 anno fa su tio
Risposta a airwolf72
Vorrei dire che a prescindere da sua situazione, mi riesce molto difficile comprendere come queste cose siano possibili. Questi docenti hanno seguito una formazione accidenti. Quindi pedagogia, psicologia, interazione ed educazione sono cose che hanno imparato. Il problema è MOLTO serio e richiede l'immediata presa di posizione combattiva, nessun condono o perdite di tempo.

MissKirova 1 anno fa su tio
Il problema base è che a differenza di qualche anno fa,i giovani sono senza futuro.

daniele77 1 anno fa su tio
Risposta a MissKirova
i giovani purtroppo sono senza futuro per colpa del passato, ma ovviamente chi ha fatto danni nel passato non sa altro che colpevolizzare oggi i giovani.

A5000 1 anno fa su tio
Ticino cantone di emme

Urca che roba 1 anno fa su tio
Questo è stato il mio più grande errore!! Circa 20anni fa dopo il primo anno di apprendistato, ho mollato per andare a guidare il camion. All'epoca 3.500chf mi sembravano molti Vivevo con i miei , ero giovane e spensierato non pensavo a più in la.... Gli anni passano Alla fine ora mi ritrovo a fare un lavoro che odio su un autobus tutto il giorno a fare turni allucinanti per un assuntore che ti tratta come un cane ,convinto che i 4.300chf netti che prendi (con le indennità) siano troppi per girare un volante ... Mi sarebbe piaciuto andare a fare il macchinista ,ma senza diploma sono fuori da ogni concorso . la strada per quelli come me sono solo i lavori più umilianti, sfruttati e pagati poco. Non fate il mio errore vi prego ...

Gigetto 1970 1 anno fa su tio
Risposta a Urca che roba
4300.- netto e un buon stipendio. Non lamentarti troppo che stai bene.

Urca che roba 1 anno fa su tio
Risposta a Gigetto 1970
Infatti da svizzero sto pensando seriamente di trasferirmi in Italia come in molti hanno Fatto o stanno facendo E dopo si che avrò un buon stipendio come dici tu

daniele77 1 anno fa su tio
Risposta a Gigetto 1970
che sia in linea con gli stipendi in ticino è un discorso, che sia buono è un altro.

Tao2022 1 anno fa su tio
Per fortuna non tutti i ragazzi sono come descritti nell’articolo, quando ero apprendista inizio anni settanta il responsabile sul posto di lavoro mi diceva che il “lavoro bisogna rubarlo” metterci l’impegno e far vedere che si è attaccati alla professione, da apprendista lavoravo tutti i sabati mattina sino alle 12:00, mi è capitato di lavorare anche il sabato pomeriggio su richiesta del datore di lavoro, si lavorava con il padrone gli operai e apprendisti per lavori che dovevano essere consegnati il lunedi. Tutto questo non mi è mai pesato ero contento.

Kelt 1 anno fa su tio
Parliamo sempre dei ragazzi come se non fossero i figli di qualcuno. Trovo che uno degli sbagli più frequenti della nostra società sia non sapere insegnare ai nostri ragazzi a gestire la noia e la frustrazione. Sentirsi poco preparati è una molla fondamentale per migliorarsi. Se però, fin dalla più tenera età, noi a questi ragazzi diciamo che possono fare quello che vogliono finiranno col crederlo. Ecco che quindi penseranno che sia un loro diritto avere tutto senza impegno. D'altra parte però chissà se questi ragazzi non hanno in casa genitori che si lamentano del loro lavoro, commentano che il collega senza merito ha avuto un aumento, si fingono malati, dicono peste e corna del loro capo, sostengono che non vale la pena impegnarsi tanto è sempre tutto lo stesso schifo ecc ecc. I ragazzi sono comunque il nostro specchio quindi, se è pur vero che sono parte del problema, è pur vero che il problema non inizia e finisce con loro

Renfibbioli@gmail.com 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Concordo, anche se in alcuni casi le compagnie influiscono anche parecchio. Io come genitore ho avuto momenti duri con i figli influenzati da esterni, per ora ce l'ho sempre fatta a prevalere sul loro buon senso ma ripeto non è sempre facile in questa società minimalista e superficiale.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Dall'educazione di un ragazzo puoi capire più dei genitori che di lui. Quindi smettetela con sta lagna ipocrita secondo la quale siete la generazione dei salvatori che si degna di concedere una piccola porzione di mondo al figlio lazzarone. Per vent'anni in Ticino si sono raccontate b a l l e e si sono fatte delle c a z z a t e sulla base d'ideologie, personalismi e voglia di cadreghe (da tutti gli schieramenti politici) e dall'atteggiamento tipico ticinese, fondato dal lamento, la lagna, il vittimismo, il pretendere dallo stato, l'incolpare gli altri per i nostri problemi, ...¶ Si dice un dato che di per sé non racconta nulla, un alto abbandono è frutto del modello formativo svizzero, per la quale è facile cambiare. Noi accediamo presto al mercato del lavoro, seppur in forma tutelata, quindi è naturale che si cambi di professione (per esempio la maturità professionale serve proprio a quello). È naturale che non tutti a 13 anni siano in chiaro su quale sia il proprio mestiere del futuro, sopra tutto se la scelta avviene in tempi di pandemia dove toh, sicuramente ci sarà stato qualche impedimento a fare stage. Sono tempi di naturale incertezza e sfiducia, e i ragazzi ne vengono influenzati (sopra tutto visto l'atteggiamento degli adulti che tendono a gridare allo scandalo e a farsi film mentali per tutto ciò che succede. D'altronde pure i resilienti negli ultimi anni sembra abbiano le spalle di burro. Inoltre i programmi scolastici di molti apprendistati sono ancora tarati agli anni ''90/2000, il ché causa frustrazione nei ragazzi. Servirebbe una rivalutazione dei programmi scolastici post obbligatori, il dato degli abbandoni conta poco, d'altronde riprendono una formazione verso un lavoro più idoneo al loro carattere e ai loro gusti.

Privato Pinco 1 anno fa su tio
Eh già, già, andrà sempre peggio, non per colpa dei giovani purtroppo, ma di una società che non ha più modelli e valori seri! Basti guardare alle famiglie allargate, alle tipologie di "generi", alle coppie che possono legalmente crescere figli...e chi più ne ha più ne metta. Giovani che non hanno più un "binario" sicuro, una guida chiara, una visione di società altrettanto chiara. Ora nemmeno gli attori più vicini ai giovani sono da loro conosciuti. Troppe difficoltà a trovare un esempio genitoriale da seguire, poiché quest'ultimo è stato ormai sconvolto dalla facilità in cui ci si può divorziare, alla facilità in cui si può rivoluzionare il storico di Adamo ed Eva e non dimentichiamoci il progresso (?) della tecnologia e tutti i molteplici e talvolta inutili "input" a cui siamo giornalmente esposti. Alcuni passi indietro nel tempo eviterebbero ulteriori danni alla psiche di molti giovani e meno giovani...

Alone 1 anno fa su tio
non tutti i nostri ragazzi sono uguali, ci sono i viziati figli di papà che vanno avanti lo stesso xché hanno le raccomandazioni giuste, poi ci sono quelli che non sono raccomandati che devono farsi il cuxo per trovare dei lavori, a volte anche sfruttati e sottopagati. Non capisco chi si sorprende ancora in Ticino é sempre funzionato cosí, la meritocrazia conta poco....

CHGordola 1 anno fa su tio
Risposta a Alone
Non abbiamo una situazione come oltreconfine dove probabilmente il fenomeno è più presente, ci sono figli di papà certo, ma fortunatamente la meritocrazia vale ancora tanto nel nostro paese. Poi ci sono sempre le eccezioni, ma in generale non è questo il problema.

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a Alone
@Privato Pinco - Scrivi: "una visione di società altrettanto chiara" e: "Alcuni passi indietro nel tempo". Piaccia o no bisogna andare avanti, magari è proprio perché non teniamo il passo che non riusciamo a comprendere i giovani. I cambiamenti della società negli ultimi anni hanno avuto un'accelerazione incredibile e non possiamo rallentare o addirittura tornare indietro. Noi abbiamo avuto una gioventù spensierata e un futuro di progresso davanti a noi, i giovani, a giusta ragione o no, vedono solo incertezza.

Alone 1 anno fa su tio
Risposta a CHGordola
anche questo fa parte del problema, se ad un giovane non diamo la speranza poi di trovare un lavoro per le sue capacità perde l'interesse di continuare a l'apprendistato o di studiare.

Mrsh1312 1 anno fa su tio
Comprendo appieno, dopo 6 anni di gavetta (ora ne ho 22) son rimasto a casa, la gavetta non esiste, esiste solo chi se ne approfitta e basta. Potete dire quello che volete, potete farvi valere quanto volete ma siete solo un numero. Più che contento di sfruttare la disoccupazione e se sarà necessario pure l’assistenza, altro che lavorare per persone a cui interessa solo il loro profitto mentre tu scendi a compromessi a vendere il proprio tempo per 18 franchi all’ora, mrsh.

falco8 1 anno fa su tio
Risposta a Mrsh1312
esatto, il mio consiglio è studiate, studiate e studiate e votate per eliminare i fossili dal governo ed eleggere gente con lo sguardo rivolto al futuro. è solo questione di tempo finchè il reddito universale, la sovrapopolazione e l'automatizzazione dei compiti dovranno essere temi affrontati seriamente.

Gigetto 1970 1 anno fa su tio
Risposta a Mrsh1312
Un altro da mantenere.

CHGordola 1 anno fa su tio
Risposta a falco8
Chi li mantiene tutti questi studenti? Noi che lavoriamo? Ci vogliono anche giovani con la voglia di fare, non solo quelli con la voglia di imparare.

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a CHGordola
La chiarezza è fondamentale con i ragazzi. Gli si deve insegnare che: se ci si impegna davvero a studiare si può fare un lavoro che piace e che ha una certa resa economica alternativamente gli si deve insegnare che ogni lavoro ha una sua dignità e che ci si può appassionare anche ad un lavoro più pratico che concettuale. Bisogna però mostrargli la via; spiegargli che all'inizio per quel tipo di lavori i sacrifici saranno maggiori e le paghe più basse. Dopo però potrebbe non essere così.

Mrsh1312 1 anno fa su tio
Risposta a CHGordola
Ai ragazzi con la voglia di fare glie la fate passare questa “voglia”. Per caso non hai letto il mio commento poco più in alto di due posizioni? Avevo, spero di ritrovarla, la voglia di fare ma dopo i vari datori di lavoro e soprattutto i loro dipendenti, che come da parola, son troppo dipendenti dai datori, ovvero, non dico questo perché mi succede questo, faccio notare questo ma rischio il posto, basta. Non siete più solo dipendenti siete allo stesso livello dei tossicodipendenti. Questo per non parlare delle sottopaghette, ho scritto intenzionalmente così, dato che non si possono considerare stipendi. Dopo aver lavorato 7/7 per un totale di 40-50 ore a settimana, mi ritrovo a fine mese ad arrivare a poco più di 2500 franchi, che stimolo ho di andare avanti? L’unico stimolo che date ai giovani è quello di delinquere, ricercare soldi facili. Beati coloro che possono studiare grazie a genitori che si sacrificano per loro, ancor più beati (oserei direi santi) coloro che questo lusso non lo hanno e devono combattere con situazioni di confronto tra la loro vita apparentemente imperfetta e la vita altrui, altrettanto apparente, perfetta.

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Mrsh1312
Per molti versi hai ragione, ma attenzione (come ho sostenuto nei miei post precedenti) : non è un problema che inizia con i ragazzi ma senz'altro con l'impegno lo possono risolvere. Moltissimi non hanno avuto genitori facoltosi eppure hanno studiato e finito l'università. Come? hanno sempre lavorato. La sera part-time , il weekend e l'estate. E' stata dura? certo ma se qualcuno la via te la indica la scelta poi è solo tua. O vivere nella spensieratezza totale i tuoi vent'anni (scelta legittima) o avere una vita professionale soddisfacente dopo. p.s. Mi spiace ma l'accenno a delinquere e ai soldi facili è totalmente fuori luogo. Ci sono 100 strade percorribili senza arrivare a quello.

falco8 1 anno fa su tio
li capisco...

Duca72 1 anno fa su tio
Generazione Z Da noi crescono nella bambagia . Bamboccioni , poi diamo la colpa ai frontalieri perché ci fregano il lavoro.

tinothedino 1 anno fa su tio
Risposta a Duca72
Bro calmati con il tuo commento da fantomatico politico non vai da nessuna parte. 🤣

MissKirova 1 anno fa su tio
Risposta a Duca72
Ragionamento da cittadino medio ignorante.

Gigetto 1970 1 anno fa su tio
Sembra propio che la pensiamo tutti alla stessa maniera. Bene.

Don Quijote 1 anno fa su tio
L'ultima generazione di genitori ha pensato che era meglio dare più carota e niente bastone, normale che abbiamo una percentuale molto più alta di giovani smidollati e poco motivati.

Fiamma77 1 anno fa su tio
Schiene di vetro!!! Giovani e meno giovani non hanno più voglia di farne e i veccchi del mestiere ballano. Colpa di AI, assistenza e disoccupazione… troppo facile accedervi!!!

Geni986 1 anno fa su tio
Risposta a Fiamma77
No dai non buttiamola anche qua su un discorso sinistra/destra 🙏. Lo stato sociale è necessario. Il problema universale è la società dell'apparire! Apparenza invece di sostanza...

tinothedino 1 anno fa su tio
Risposta a Fiamma77
È grazie proprio ai vecchi del mestiere, politici che pensano solo al proprio tornaconto e gente come te che commenta alla bruto cane… che ci ritroviamo in questa situazione. Non lamentiamoci se la M c’è la siamo creata in casa nostra con le nostre trovate da baluba.

daniele77 1 anno fa su tio
Risposta a Fiamma77
tuo figlio/a cosa fa? apprendistato o studio?

CHGordola 1 anno fa su tio
Risposta a Geni986
Concordo

S.S.88 1 anno fa su tio
I giovani di adesso sono viziati e non sanno neanche cosa vuol dire fare sacrifici per ottenere qualcosa. Ci sono troppi giovani che al minimo rimprovero sul lavoro se ne stanno a casa perché non accettano che gli si dica le cose. E’ un serio problema. Perché non capiscono che la vita e’ fare sforzi per ottenere ciò che si vuole e comunque bisogna lavorare per avere soddisfazioni. Sennò si rimane depressi e insoddisfatti

Geni986 1 anno fa su tio
Bisogna assolutamente spiegare ai giovani già dalla scuola media cos'è la "gavetta". Che i primi gradini delle scalate sociali comportano FATICA. E in merito alla fatica magari far loro leggere libri che spiegano com'era la vita in Ticino fino a neanche tanti anni fa... Non è tutto dovuto a 'sto mondo! e questo messaggio dovrebbe partire anche e, soprattutto, dai genitori. Certo che se sono loro i primi ad essere impiegatucci con la paga regalata...

tinothedino 1 anno fa su tio
Risposta a Geni986
classico commento da conservatore🤣 al giorno d’oggi se devi far capire delle cose ai giovani bisogna trovare dei modi che siano al passo con i tempi per sensibilizzarli. Se facciamo come sostieni tu rimarremo ottusi e sempre nella stessa solfa per sempre, non riuscendo così ad arginare i problemi della società. Pizàa el cervell prima da butä fora aria per nagott.

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a tinothedino
Il problema è complesso ma qui molti stanno educatamente spiegando che, se da un lato si devono educare meglio i ragazzi, dall'altro bisogna anche fargli capire che dall'altra parte del mondo ci sono milioni di giovani che non hanno i privilegi che i nostri giovani hanno qui. Che frequentano scuole di stampo ottocentesco e che escono più affamati e molto, ma molto più preparati. Ecco, loro non vengono certo sensibilizzati con modi e strumenti al passo coi tempi come dici tu ma stanno già arrivando (medici, ingegneri, informatici ecc ecc) e faranno ai nostri ragazzetti un paiolo così. Bisogna riuscire a fare un pò di autocritica. per esempio leggendo i tuoi post, dal punto di vista linguistico, capisco perfettamente che la nostra scuola da qualche parte ha fallito...ma forse ci hai messo del tuo

tinothedino 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Fino a quando non ti sei focalizzato sulla mia scrittura ero d’accordo.

M70 1 anno fa su tio
in Ticino i giovani non lasciano l'apprendistato ..Ma non lo trovano nemmeno!!! certi articoli lasciano il tempo che trovano..

Geni986 1 anno fa su tio
Risposta a M70
Mi scusi ma su dati pubblicati nero su bianco non si può discutere. Il problema c'è. Basta sentire i giovani come parlano sul treno... "Che sbatti svegliarsi presto tutte le mattine."; "Oggi mi sono fatto il c*lo, che fatica... adesso sto a casa tre giorni".

Gigetto 1970 1 anno fa su tio
Risposta a Geni986
Sì sono montati troppo la testa. Tik tok youtu.be ecc... Credono di fare soldi facendo l'asan in rete. Il lavoro! Aeee... Domani vediamo. Studiare! Oggi non mi sento bene. E la mamma accarezza. Ma la mamma non è eterna che ti da il piatto a tavola sempre. Spungerlu, obbligarli! Mi servono 10 muratori la. Questa è la pala e vai. Domani mi ringrazierà.
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