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SVIZZERA

Lex Netflix, un copione ancora tutto da scrivere (ma i sì avanzano)

Secondo il terzo sondaggio Tamedia, i favorevoli alla nuova legge sul cinema sono passati dal 47% al 52%.
Keystone
Lex Netflix, un copione ancora tutto da scrivere (ma i sì avanzano)
Secondo il terzo sondaggio Tamedia, i favorevoli alla nuova legge sul cinema sono passati dal 47% al 52%.
Si delineano due sì anche per gli altri due temi in votazione il prossimo 15 maggio: quello dei trapianti (61% i favorevoli) e quello legato a Frontex (64%).
BERNA - A meno di due settimane dal voto, la nuova Legge sul cinema (anche conosciuta come Lex Netflix) ha compiuto alcuni passi verso l'approvazione. Copione ancora da scrivere - Sebbene il copione non sia ancora stato scritto e il finale rest...

BERNA - A meno di due settimane dal voto, la nuova Legge sul cinema (anche conosciuta come Lex Netflix) ha compiuto alcuni passi verso l'approvazione.

Copione ancora da scrivere - Sebbene il copione non sia ancora stato scritto e il finale resti piuttosto incerto, il fronte del "Sì" - stando ai dati raccolti dal terzo sondaggio condotto da Tamedia e 20 minuti (vedi box) - ha guadagnato terreno. I favorevoli alla nuova legge sul cinema sono infatti passati dal 47% al 52%, mentre i contrari sono scesi dal 49% al 45%. La Lex Neflix gode di particolare sostegno in Romandia (62% i favorevoli). Il Ticino è appena sopra la media (54%), mentre continua il testa a testa nella Svizzera tedesca dove per ora prevale di misura il no (51% a 47%).

Le motivazioni
La nuova legge sul cinema, ricordiamo, prevede che le piattaforme streaming investano il 4% del loro reddito lordo nella produzione di film elvetici indipendenti. Un investimento, questo, che secondo i referendisti verrebbe compensato da un aumento dei prezzi degli abbonamenti. Ma non è questa la principale preoccupazione di chi intende votare di “no”.  Da quanto emerge dal sondaggio, infatti, la maggior parte dei contrari (37%) fa notare che già ora il settore cinematografico riceve un sostegno finanziario di circa 105 milioni di franchi e che quindi «si tratterebbe di un'ulteriore tassa “nascosta” per la cultura». Il 58% dei favorevoli ritiene invece che i guadagni delle piattaforme di streaming e delle emittenti private straniere debbano restare, almeno in parte, sul territorio elvetico.

Trapianti e Frontex sempre sì
Rispetto al precedente rilevamento, anche per gli altri due temi federali in votazione non è cambiato un granché. La nuova Legge sui trapianti - che tramite il consenso presunto punta a chiarire meglio le volontà di ciascun cittadino con l'obiettivo di aumentare le donazioni di organi - trova infatti il consenso del 61% dei cittadini (-1% rispetto al secondo sondaggio). Il contributo elvetico al potenziamento di Frontex (l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera) è invece approvato dal 64% degli intervistati (+3% rispetto al precedente rilevamento).

Il sondaggio - Sono 10'069 gli svizzeri (341 i ticinesi) che dal 27 al 29 aprile hanno preso parte al sondaggio di 20 minuti e Tamedia. Queste rilevazioni vengono condotte in collaborazione con LeeWas, che pondera i dati in base a variabili demografiche, geografiche e politiche. Il margine d'errore si attesta all'1,6%.

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