L'appello a una maggiore coesione ha raccolto 27mila firme

Grande successo per l'appello lanciato dalla Società svizzera di utilità pubblica settimana scorsa.
L'invito ai cittadini è di «impegnarsi in un dibattito costruttivo piuttosto che aggressivo e difendere la tolleranza, il rispetto e il dialogo»
BERNA - Uscire dalla crisi insieme, al di là della divisione politica. È questo l'appello lanciato dalla Società svizzera di utilità pubblica (SSUP) sabato scorso per combattere la crescente polarizzazione della società. E sono in molti ad appoggiare questo messaggio: #CaraSvizzera ha già raccolto oltre 27mila firme. Tra queste, anche quella del presidente del Locarno Film Festival Marco Solari e quella dell'allenatore della nazionale di calcio Murat Yakin.
La SSUP, soddisfatta del risultato, invita tutti i cittadini svizzeri a impegnarsi in un dibattito costruttivo, piuttosto che aggressivo, e a difendere la tolleranza, il rispetto, il dialogo e la diversità delle opinioni. E, in vista del voto odierno: «Accettare i risultati delle urne è fondamentale per il buon funzionamento della nostra democrazia diretta».




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!