Ecco la controffensiva dei contadini all’iniziativa che ne vuole vietare l’impiego
I promotori dell'iniziativa: «Questa è la dimostrazione che molti contadini non hanno una visione per un futuro con un'agricoltura sostenibile»
ZURIGO - Sull’attività dei contadini elvetici incombe un’iniziativa che vuole vietare l’impiego dei pesticidi nell’agricoltura. Ma i contadini non ci stanno e propongono una controffensiva: fino alla prossima estate in tutta la Svizzera mettono in guardia sui rischi con cinquanta campi “morti”. Si parla di piantagioni di granoturco ricoperte di erbacce, campi di patate danneggiati e vigneti appassiti. E dei cartelli descrivono le perdite: quasi il 90% del raccolto per i vigneti, e oltre il 50% per patate e colza.
Si tratta di una campagna promossa dalla comunità d’interesse delle aziende agricole (IG Bauern-Unternehmen) volta a sensibilizzare la popolazione sulle conseguenze che potrebbe avere l’applicazione dell’iniziativa “Acqua potabile pulita e cibo sano”. Un’iniziativa su cui saremo probabilmente chiamati a esprimerci il prossimo autunno.
L'incertezza - «Tra i contadini c’è molta incertezza» afferma Samuel Guggisberg, presidente dell’associazione, interpellato da 20 Minuten. Molti temono infatti che l’iniziativa possa minacciare la loro esistenza. Ed è per questo motivo che è stata lanciata una campagna che mostra le «conseguenze drammatiche» per la produzione agricola elvetica. «I pesticidi non vengono impiegati per spasso, bensì per garantire i guadagni» sottolinea. Il loro divieto non farebbe altro, secondo Guggisberg, che avvantaggiare le importazioni.
La reazione - Lo scorso febbraio l’Unione svizzera dei contadini (USP) aveva bloccato una campagna simile a seguito delle critiche sollevate dagli agricoltori “bio”, che sono già soliti a non impiegare pesticidi sintetici. Franziska Herren, promotrice dell’iniziativa “Acqua potabile pulita e cibo sano” parla di azione «imbarazzante», affermando: «Questo dimostra che alcuni contadini non hanno una visione per un futuro con un’agricoltura sostenibile». Ma non crede che la campagna possa intimorire la popolazione. E ricorda che se l’iniziativa sarà approvata, sarà comunque possibile l’impiego di pesticidi biologici.
Monsanto per tutti.
sono sicuro che la maggior parte di coloro che sono contrari all'uso di pesticidi vogliono la frutta e verdura bella e a buon prezzo. Sicuramente la verità sta nel mezzo: ridurre l'uso dei pesticidi ed usare metodi ecosostenibili ove possibile.
Mavva, bisogna far votare gente che non ha mai messo piede in un campo per vietare tutto. Io sono il primo a non aver mai coltivato nulla, ma ho la decenza di stare zitto e non ostacolare nessuno.
Nella trasmissione patti chiari di qualche tempo fa nei vini italiani e francesi si rilevavano livelli di "agenti chimici di ogni natura" rispettivamente 4 e 10 volte più bassi di quelli ticinesi (e secondo me in dentro è anche peggio). Non mi pare proprio che Francia e Italia non riescano a coltivare e/o vendere i loro prodotti. Senza terrorismo ma cambiare testa. Spesso i contadini non vogliono cambiare perchè la novità li spaventa.
Il troppo in ogni senso storia. Prepariamoci a morire di proibizionismo e paura
i contadini non ne vogliono sapere, anche se certi cominciano a capire e darsi da fare per migliorare la situazione con altri metodi. in India una intera regione si è dedicata a eliminare i pesticidi con risultati sorprendenti, ma ci vuole volontà, impegnarsi un po di piu per la salute di tutti fauna e flora compresi
La salute della popolazione prevale, ci saranno di sicuro altri metodi per togliere l’erbacce. Basta pesticidi sui campi e va finire nelle acque. Questa è pubblicità industriale che dovrebbe essere abolito.
Vai su un campo, lavoraci e poi alla fine avrai diritto di dire come devono operare gli agricoltori. Le leggi ci sono già, non siamo in Argentina dove sussiste un problema reale.
altri sistemi esistono da tempo e ci sono esempi perfino in India una regione intera, ma chiaramente i contadini svizzeri non ne vogliono sapere . almeno quelli che contestano, fortuna che anche qui si comincia a capire la devastazione che fanno con questi prodotti.