Per il 5G serve il permesso di costruzione

Diversi deputati in Gran Consiglio si sono detti sorpresi di essere venuti a conoscenza del fatto che tre operatori abbiano predisposto emettitori 5G su antenne esistenti
NEUCHÂTEL - Permesso di costruzione obbligatorio per il 5G nel canton Neuchâtel: lo auspica il Gran consiglio, che ha approvato oggi una raccomandazione volta a far sì che siano sottoposti a procedura ordinaria non solo le installazioni di nuove antenne di telefonia mobile, bensì anche gli adattamenti di quelle esistenti.
Diversi deputati si sono detti sorpresi di essere venuti a conoscenza del fatto che tre operatori abbiano predisposto emettitori 5G su antenne esistenti, nonostante in maggio lo stesso parlamento - di nuovo nella forma della raccomandazione, cioè un invito al governo a prendere misure nel suo ambito di competenza normativa - avesse accolto una moratoria sulle installazioni.
Si è trattato di un atto di forza delle aziende in questione, ha sostenuto Brigitte Neuhaus (Verdi). La maggioranza ha seguito la sua argomentazione, dicendo sì alla proposta presentata dal gruppo ecologista e sinistra alternativa.
L'esecutivo si è invece opposto. «I permessi di costruzione sono già stati sospesi per le nuove antenne e le grandi trasformazioni, in attesa degli studi dell'Ufficio federale dell'ambiente sul potenziale impatto del 5G», ha spiegato il consigliere di stato Laurent Favre. «Se questo durerà mesi o un anno non saremo lontani dall'abuso di diritto», ha sostenuto il politico PLR, secondo il quale una moratoria cantonale in materia è illegale.
Favre ha indicato che le trasformazioni minori degli impianti non sono soggette a licenza edilizia perché vengono effettuate senza aumento di potenza. «Le emissioni rimangono le stesse», ha affermato. Secondo il consigliere di stato, «la raccomandazione sarà un freno allo sviluppo di una tecnologia molto utile per la nostra società».




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