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SVIZZERAAlla guida c'è il neopatentato? Allora sale solo un passeggero

05.11.18 - 06:04
È una misura che piace all'Upi che auspica così di ridurre il numero di incidenti e di feriti sulle strade elvetiche. Ma non tutti sono d'accordo.
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Alla guida c'è il neopatentato? Allora sale solo un passeggero
È una misura che piace all'Upi che auspica così di ridurre il numero di incidenti e di feriti sulle strade elvetiche. Ma non tutti sono d'accordo.

BERNA - Chi è fresco di patente si sa, alla guida è più prono agli incidenti. E questo è ancora più un problema se, in vettura assieme a lui salgono amiche e amici. Come svelato da un recente studio dell'Ufficio prevenzione infortuni (Upi) ogni anno circa 40 giovani fra i 14 e i 25 restano feriti in maniera grave perché sono saliti in auto con un neopatentato che ha finito per fare un incidente. Quattro di questi, addirittura, perdono la vita.

I casi più frequenti, come spiega il portavoce dell'Upi Nicolas Kessler, riguardano ragazzi e ragazze in libera uscita che alzano un po' troppo il gomito e che – sospinti dalle sostanze – si sfidano: «Scommetto che non riesci a fare questa curva a 70 km/h».

Gli esperti dell'Ufficio, quindi, propongono una «restrizione ai passeggeri»: i conducenti fino ai 24 anni potranno portare a bordo con sé solamente un altra persona. Regolamenti simili a questi sono già in vigore all'estero come gli Stati Uniti e l'Australia. Anche l'Ue starebbe valutando una possibile introduzione nei prossimi anni.

L'idea, come prevedibile, divide. È a favore Michael Töngi (Verdi) che la ritiene da prendere almeno in considerazione: «Meno gente c'è in macchina meno si rischia l'incidente, soprattutto se si è giovani e con poca esperienza. D'altro canto, però, è vero che per spostarsi sarà necessario utilizzare più vetture...», spiega a 20 Minuten.

Completamente contrario, invece, Ulrich Giezendanner (Udc): «È fuori questione, smettiamola di vietare ogni cosa ai giovani!». Piuttosto meglio investire di più sulla prevenzione: «Sono favorevole affinché si rinforzi la responsabilità dell'individuo che si mette alla guida... Sempre meglio dei divieti». Anche l'Upi, dal canto suo, è cosciente che questo tipo di misura rischia di essere estremamente impopolare.

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