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Mummia ghiacci: svizzera sputò su Oetzi per lasciare Dna

Mummia ghiacci: svizzera sputò su Oetzi per lasciare Dna
BOLZANO - È sempre più incredibile e rocambolesca la vicenda della vera scoperta di Oetzi, la mummia dei ghiacci trovata in val Senales il 19 settembre del 1991: una donna svizzera sostiene di essersi gettata sui resti del cacciatore delle Alp...

BOLZANO - È sempre più incredibile e rocambolesca la vicenda della vera scoperta di Oetzi, la mummia dei ghiacci trovata in val Senales il 19 settembre del 1991: una donna svizzera sostiene di essersi gettata sui resti del cacciatore delle Alpi di 5 mila anni fa e di avergli sputato addosso per lasciare tracce del proprio DNA ed essere poi così riconosciuta come vera ed autentica scopritrice della mummia.

Lo rivela oggi il quotidiano bolzanino in lingua tedesca "Dolomiten". Alla corte di appello di Bolzano, infatti, è in corso una disputa sulla ricompensa spettante a chi ha scoperto la mummia, ora diventata oggetto di attrazione mondiale al museo di Bolzano. La Provincia autonoma, proprietaria del reperto, ha chiesto alla corte di accettare come testi due altre donne, la svizzera e un'attrice slovena che a sua volta rivendica il merito di essere stata la prima a trovare la mummia.

Sinora scopritori ufficiali della mummia, con tanto di sentenza, sono stati riconosciuti i coniugi tedeschi Erika ed Helmuth Simon. Quest'ultimo era morto sotto la neve lo scorso inverno sui monti salisburghesi, con una dinamica che fece parlare di vendetta della mummia. La provincia di Bolzano, è pronta ad offrire alla vedova Simon al massimo 50.000 euro ma la richiesta sarebbe decisamente più alta. In corte di appello i legali della provincia stanno però sostenendo che i veri scopritori di Oetzi non furono i coniugi tedeschi ma, forse, una delle altre due donne che si vuole citare come testi.

Mentre la corte di appello si è riservata una decisione, "Dolomiten" rivela il nome della signora svizzera ed il fatto che ha raccontato nella lettera alla provincia di essere giunta per prima sul posto del ritrovamento della mummia. Poi sarebbero arrivati i Simon con i quali sarebbe scoppiato un parapiglia, con l'elvetica che si sarebbe addirittura buttata sui resti di Oetzi sputandogli addosso per lasciare tracce del proprio DNA. Questa nuova versione, arrivata ani dopo la scoperta della mummia, sarebbe tutta - eventualmente - da verificare con complesse analisi di laboratorio, non si sa se ancora possibili.

Secondo la cittadina slovena che a sua volta rivendica di aver per prima individuato la mummia, il defunto signor Simon altri non sarebbe stato che il fotografo che lei stessa era andato a cercare in una vicina baita per immortalare la scoperta. Subito dopo il ritrovamento di Oetzi, sul posto arrivò anche il famoso scalatore Reinhold Messner che stava facendo una lunga escursione cultural-politica sui confini italo-austriaci. Anche Messner è tra i testi citati ma non ha mai rivendicato primogeniture nella scoperta del reperto.

ATS
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