L'allenatore bianconero ha parlato in vista di un fine settimana da tre match: contro Ginevra (giovedì), Kloten (sabato) e Rappi (domenica)
Domani contro i romandi tornerà Sekac. Sarà con ogni probabilità Huska a rimanere fuori
LUGANO - Domani sera il Lugano giocherà una partita importantissima in chiave decimo posto. Alla Cornèr Arena arriverà infatti il Ginevra, squadra in piena lotta insieme a Fazzini e compagni. Uno scontro diretto da non sbagliare per i bianconeri...
«Se sono soddisfatto? Penso che tutto sarà commisurato dai punti che otteniamo - è intervenuto Uwe Krupp a margine dell'allenamento di questa mattina - La prima partita è andata bene, nella seconda abbiamo fatto alcune buone cose, ma non è stato sufficiente per portare a casa dei punti. In generale, penso che l'ambiente sia buono. Sono felice di essere qui e non vediamo l'ora di affrontare il Ginevra».
Per uscire dal momento difficile, cosa servirà alla squadra?
«Il punto di forza deve essere il modo in cui vengono gestite certe situazioni. Ma l'aspetto ancor più importante è avere un obiettivo comune, che tutti siano sulla stessa lunghezza d'onda e che i giocatori e lo staff tecnico lavorino insieme per raggiungere il medesimo obiettivo».
Quali, invece, sono gli aspetti su cui lavorare?
«Beh, penso sia sempre una combinazione di più fattori. Rispetto a inizio stagione, dove forse le partite erano un po' più aperte, oggi i match sono diventati ancor più equilibrati. Ora, ancor di più, le partite si vincono con le battaglie uno contro uno e bisogna combattere con tutte le proprie forze per cercare di impossessarsi del disco».
Cosa aspettarsi dalla partita di domani contro il Ginevra?
«Dobbiamo concentrarci su noi stessi e su quelli che sono i nostri compiti sul ghiaccio. Ovviamente ogni partita è una grande occasione, credo che l'atteggiamento in allenamento sia buono e domani affronteremo un avversario difficile. Bisogna pensare a svolgere un buon lavoro così che la squadra possa guadagnarsi la sua occasione per uscire con i tre punti».
Che gruppo hai trovato dopo i colloqui con i giocatori?
«I colloqui erano volti a conoscere meglio i giocatori, non solo dal punto di vista hockeistico. Ho trovato molta apertura, i ragazzi sono interessati a ciò che ho da dire e anch'io sono interessato a quello che loro hanno da dirmi. Possiamo lavorare insieme allo scopo di raggiungere il nostro grande obiettivo: arrivare nei play-in».
Una scelta che ha fatto molto discutere è quella relativa a Huska in porta, schierato due volte nel giro di 24 ore. Era un messaggio rivolto alla squadra sul fatto che tutti ripartivano da zero?
«Non era un messaggio, come forse può trasparire dall'esterno. Abbiamo dato l'opportunità ad Adam anche alla luce delle assenze di Sekac e Joly. Si è dunque aperta la porta affinché lui potesse nuovamente giocare. Ad ogni modo anche Schlegel ha fatto molto bene qui, disputando delle ottime partite... Credo soltanto che fosse importante per Adam avere l'occasione di tornare sul ghiaccio...».