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PLAY-IN«Decimo posto? Colpa nostra. Ora è vietato sbagliare»

06.03.24 - 20:00
Ginevra e Bienne di nuovo contro. Lo scorso anno è stata la finalissima, ora chi perde va già in vacanza
keystone-sda.ch (MARTIAL TREZZINI)
«Decimo posto? Colpa nostra. Ora è vietato sbagliare»
Ginevra e Bienne di nuovo contro. Lo scorso anno è stata la finalissima, ora chi perde va già in vacanza
Marc Gautschi, ds dei campioni svizzeri e d'Europa in carica: «Se una squadra come la nostra arriva decima e non nella top-6 vuol dire che si è sbagliato qualcosa. Bernesi col dente avvelenato? Me li aspetto belli carichi».
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GINEVRA - Un'erta piena di ostacoli. Non è la celebre salita dantesca ma la (rin)corsa che, nella migliore delle ipotesi, toccherà a una tra Ginevra e Bienne per raggiungere i playoff e andare lontano, proprio come lo scorso anno. 11 mesi or sono duellavano per il titolo - finito nella bacheca delle Aquile - ora sono opposte nel primo delicatissimo round dei play-in (7 e 9 marzo). Una andrà in vacanza, l’altra al secondo e decisivo step contro la perdente del derby ticinese.

«O si vince o si va a casa, non ci sono più altre opzioni: è vietato sbagliare - interviene Marc Gautschi, ds dei campioni svizzeri - Possiamo aspettarci un Bienne col dente avvelenato e affamato di rivincita, tanto più dopo una stagione in cui parecchie cose sono andate storte. Hanno appena cambiato allenatore e raggiunto in rimonta il nono posto, quindi hanno ancora tutte le chance per arrivare lontano. Me li aspetto belli carichi».

Ginevra decimo, Bienne nono. E pensare che erano le due finaliste. Questo evidenzia una volta di più il livello e l'equilibrio del nostro campionato. 
«Assolutamente. Anche per questo è così attrattivo. Pure l’Ajoie ha fatto un bel passo avanti. Il Friborgo l’anno scorso ha mancato i playoff e ora può vincere il titolo. Abbiamo un torneo fantastico e ancora più competitivo grazie ai sei stranieri».

A Ginevra che aria si respira? Arrivate da 4 sconfitte filate e in una manciata di giorni si decide tutto. 
«Quando la squadra gioca può fare bene e lo sappiamo. Il gruppo c’è e l’ha dimostrato anche in Champions (sollevata al cielo il 20 febbraio, ndr). Se non sei pronto però diventa impossibile vincere anche una sola partita. Purtroppo quest’anno abbiamo affrontato la stagione in modo sbagliato e lo paghiamo adesso. Ora dipende tutto dal “mindset” dei giocatori, da come disputeranno queste sfide. Arrabbiati? Credo sia troppo tardi per esserlo. Se una squadra così arriva decima e non nella top-6 vuol dire che si è sbagliato qualcosa. Non è il momento di essere arrabbiati, ma di salvare la stagione». 

Mancando anche l’ottavo posto il Ginevra si è complicato ulteriormente la vita. Per i playoff - definiamolo "obiettivo minimo" - sono due i round da superare. E nel secondo troverebbe giocoforza una ticinese.
«L’Ambrì è in forma e gioca molto bene, il Lugano è una squadra forte e ha fatto quasi tutta la stagione nella top-6. Ora però non è il momento di pensarci. Abbiamo il Bienne che è già abbastanza tosto… Certo, entrando nella top-6 avremmo avuto 10 giorni di pausa che ci servivano come il pane. Nella top-8 potevamo evitare almeno due partite. È tutta colpa nostra e non bisogna piangersi addosso».

A Ginevra di certo non si accontentano ed è chiaro dalle parole di Gautschi, ma in meno di un anno sono arrivati il titolo e la Champions, traguardo enorme. Da fuori si può pensare che la pancia sia (anche comprensibilmente) un po’ piena.
«Sapevamo che vincere la Champions avrebbe dato tante soddisfazioni a tutto il movimento hockeistico svizzero, ma il mancato accesso alla top-6 non lo collego agli impegni europei. Abbiamo perso tanti punti a inizio stagione e lì la fatica vera della CHL non c'era ancora. Fino a metà novembre avevamo giocato poche partite in più rispetto agli altri. Non possiamo dire che eravamo stanchi».

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