«Inzaghi? Era già tutto deciso prima della finale»


«Mancava la firma solo perché, per rispetto, Inzaghi ci ha chiesto di aspettare»
«Al Mondiale per club non per scambiare le magliette con i giocatori del Real Madrid».
«Mancava la firma solo perché, per rispetto, Inzaghi ci ha chiesto di aspettare»
«Al Mondiale per club non per scambiare le magliette con i giocatori del Real Madrid».
RIAD - “Deluso dal risultato di Monaco di Baviera ha deciso di voltare pagina”. “Aveva già scelto e il gruppo ne ha risentito”. “Fino alla finale non ha pensato ad altro se non al campo”. “La storia andava avanti da tempo”. “Ha scelto i milioni sauditi piuttosto che la competitività europea”... A due settimane (abbondanti) dalla sconfitta in Champions League, ancora si parla del divorzio tra Simone Inzaghi e l’Inter.
Quando e con che modalità l’Al-Hilal ha avvicinato il tecnico, coccolandolo e spingendolo a lasciare la panchina nerazzurra? Un punto a ogni speculazione l’ha messo Esteve Calzada, CEO della società saudita: «Era già tutto deciso prima della finale, mancava la firma solo perché, per rispetto, Inzaghi ci ha chiesto di aspettare - ha spiegato il manager spagnolo in un’intervista concessa alla BBC - Non è stata una trattativa lampo bensì il risultato di un duro lavoro. Con i suoi il mister stava per giocare una partita importante e ci ha chiesto di pazientare fino a dopo la finale. Da Simone ci aspettiamo che ci aiuti a vincere. A partire dal Mondiale per club, competizione che non affrontiamo per scambiare maglie con i giocatori del Real Madrid o per la visibilità. Abbiamo una rosa ricca di talento e un allenatore di fama mondiale: partecipiamo al torneo con la massima ambizione».
