Crus al comando di un Lugano incerottatissimo

LUGANO - Recuperare qualcuno degli infortunati per giocarsi al meglio lo sprint finale: questa era la speranza a Lugano all’inizio della pausa per le nazionali. Passate due settimane, Croci-Torti si ritrova invece ancora con l’infermeria piena. Per il match di domani (sabato) contro il Servette, il mister bianconero non potrà infatti contare sicuramente su Mahou, Aliseda, Bottani, Dos Santos e Bislimi.

«Il successo contro il Winterthur è stato importante - ha spiegato proprio il tecnico dei ticinesi - I tre punti hanno dato sicuramente ossigeno dopo l’eliminazione dalla Conference League. Vincere era l’unico modo per respirare, per tirare fuori la testa dall'acqua per non annegare. E approfittando dei risultati degli altri abbiamo raddrizzato le brutte tre settimane vissute in precedenza».

Che Servette si vedrà a Cornaredo?
«Il Servette è una squadra con 14-15 giocatori. Dunque giocano praticamente sempre gli stessi. Sono usciti subito dalla Coppa Svizzera, non si sono qualificati per l'Europa… giocano praticamente sempre nella stessa maniera però hanno giocatori di qualità. Ultimamente abbiamo avuto pochi risultati positivi contro di loro e dunque domani cercheremo di riportare questa statistica a nostro favore».

Quanto scoccia ritrovarsi, dopo due settimane di pausa, con un gruppo numericamente ancora più ridotto rispetto al passato?
«Sicuramente la formazione di domani sarà una che nessuno ha mai visto, che non è ancora nella mia testa. Sarà però sicuramente una formazione fatta di persone che hanno voglia di vincere. Non ho grossi dubbi per quel che riguarda l’aspetto motivazionale. Sarà solo un Lugano che giocherà un po’ “diverso” dal solito. Ci vengono a mancare tantissimi elementi del reparto offensivo, dunque è per quello che giocheremo con caratteristiche sicuramente differenti dal solito. Però ci saranno degli altri aspetti che saranno maggiori: grinta, duelli… Abbiamo una rosa abbastanza ampia per poter mettere in campo una squadra che può vincere». 

Difesa a tre quindi…
«Sono sicuro che qualsiasi formazione sarà in campo sarà una che… vuole vincere. Ed è quello che conta. Quella contro il Servette è una partita troppo importante, l’ho spiegato alla squadra. Mancano cinque match, possiamo arrivare addirittura decimi e non qualificarci per uno dei primi sei posti, o anche arrivare primi. Dipende da noi. Abbiamo tutto nelle nostre mani».