
LUGANO - In attesa del duello col Losanna di Contini (domenica alle 16), il Lugano ha presentato il nuovo acquisto Reto Ziegler, rinforzo di lusso e di grande esperienza nello scacchiere di Jacobacci. Proprio il mister, in conferenza stampa, ha preso per primo la parola complimentandosi con l’YB per il colpaccio in Europa e lanciando il duello coi vodesi, dove il 35enne ex Nazionale potrebbe già fare il suo esordio.
«Andare a vincere a Leverkusen è un'impresa: voglio complimentarmi con l’YB che dimostrano anche il valore del calcio svizzero, non così ”scarso” come a volte si fa credere», ha esordito il tecnico, facendo poi il punto sugli indisponibili. «Maric si è allenato ma è ancora in forse, non vogliamo rischiare. Custodio e Guerrero sono fermi ai box, mentre Bottani e Keskecs sono squalificati».
Lo scorso weekend il Lugano è stato sconfitto in rimonta dal Lucerna.
«Serve maggior attenzione nei dettagli, mi dispiace perché anche nel 3-2 di Tasar c’è stata una serie di errori. Pressione? Quella c’è sempre e me la metto ogni partita, sappiamo che vincere in questo campionato non è mai facile: ora forse ce ne rendiamo conto più di prima. Di solito eravamo bravi nei minuti finali: ora dobbiamo ritrovare quella concentrazione e quella cattiveria che a lungo sono state la nostra forza».
Il pres Renzetti dopo il ko ha però cercato di dare serenità.
«È stato importantissimo. È quello che ci vuole. Che il risultato sia positivo o negativo il lavoro rimane lo stesso. Ora andiamo a Losanna e ci aspettiamo una gara difficile, tanto più sul sintetico. Detto questo andiamo a giocarcela».
E a Losanna si potrebbe già vedere all’opera anche Ziegler, reduce da un’avventura negli States e carico per la nuova avventura a tinte bianconere.
«Ho accettato questa sfida perché ho ancora il fuoco e la passione dentro di me: conosco bene il calcio e 35 (i suoi anni, ndr) è solo un numero - spiega il difensore - Sono a Lugano per diverse ragioni: una è sicuramente la presenza di Marco Padalino che conosco molto bene, poi c’è il mister che conosco dai tempi del Sion e ovviamente il pres Renzetti, che ringrazio per la fiducia e l’opportunità. Il Lugano è una squadra che in questi anni ha avuto un ruolo importante in Svizzera e ha conquistato anche due volte l’Europa. La MLS? Non è ancora una destinazione per i giovani, ma è un campionato in crescita e sottovalutato. Ci sono elementi di alto livello e le squadre investono sempre di più».
Spesso si fanno dei “paragoni” con altri giocatori: tu e Valon Behrami non mollate mai.
«Valon è un mio grande amico, ma poi ognuno è diverso. Io poi ho la fortuna di non aver avuto grandi infortuni a differenza di diversi miei colleghi calciatori».
Ziegler sarà già tra i convocati per il match di Losanna. Un bel segnale.
«Sì, a livello fisico mi sono sempre allenato e tenuto in forma. Non ho potuto rimpiazzare la competizione, ma in questo periodo - dopo la fine della parentesi nei States - ho sempre fatto il massimo. Mi sento bene e sono a disposizione del mister».
In MLS, guardando le statistiche, hai segnato qualche gol in più rispetto al passato.
«Non conosco la media, ma ho sempre segnato abbastanza, è una delle mie qualità. Qui cercherò di aiutare la squadra anche in questo senso, il gol è un’arma in più. Quando scendo in campo comunque il mio primo obiettivo come difensore è non prendere reti. Rigori? In ogni squadra in cui ho giocato c’erano compagni che li sapevano tirare. Qui il rigorista è Maric. Non sono venuto per calciare tutte le palle ferme, ma poi è anche questione di sensazioni. Vedremo».
Che spogliatoio e gruppo hai trovato?
«Ho trovato un gruppo convinto del lavoro che sta facendo e una società simile a una grande famiglia. Si mangia, si ride e si fa tutto insieme. Mi ricorda i tempi della Sampdoria».
A 35 anni sei venuto a Lugano per chiudere la carriera o per rilanciarla?
«Sono qui per avere successo e fare bene, poi se riesco a convincere la gente e la società perché dovrei smettere? Ho già detto al mister che voglio lavorare per aiutare la squadra e sono qui per questo».
Jacobacci ha sottolineato che la tua presenza potrà essere importante sia in campo che nello spogliatoio.
«È una cosa abbastanza naturale. Sono stato capitano a Sion e a Dallas: la comunicazione e un aspetto fondamentale e mi viene normale. Ho già parlato con i compagni di reparto sottolineando l’importanza di questo aspetto. Terzino o centrale? Negli ultimi anni ho giocato il 99% delle partite come centrale. Preferisco essere forte e determinante in un ruolo, piuttosto che ricoprirne diversi a un livello medio».
I bianconeri, tanto più in tempi di Covid, hanno fatto capire che non potevano permettersi grandi investimenti per ingaggiarti.
«Una cosa è certa e potete scriverla: non sono venuto per i soldi. Certo non sono qui gratis e lavoro anch’io per vivere… ma sono venuto per giocare in una squadra competitiva che potrebbe anche alzare una Coppa».
In attesa del duello col Losanna di Contini (domenica alle 16), il Lugano ha presentato il nuovo acquisto Reto Ziegler, rinforzo di lusso e di grande esperienza nello scacchiere di Jacobacci. Proprio il mister, in conferenza stampa, ha preso per primo la parola complimentandosi con l’YB per il colpaccio in Europa e lanciando il duello coi vodesi, dove il 35enne ex Nazionale potrebbe già fare il suo esordio.