La rivoluzione del brand giapponese passa da produzione, aerodinamica e software
Sistemi di produzione, aerodinamica e software di bordo sono i tre elementi su cui Honda s’è concentrata nello sviluppo di due prototipi che la casa giapponese ha presentato al CES di Las Vegas, entrambi appartenenti alla 0 Series, famiglia di auto elettriche che conterà ben 7 modelli entro il 2030: il primo potrebbe arrivare per l’inizio del 2026.
I prototipi mostrati a Las Vegas sono la berlina 0 Series Saloon e la più grande 0 Series Suv, due modelli che si contraddistinguono per le forme slanciate della carrozzeria: il design di entrambe è infatti volto a sfruttare al meglio la gestione dei flussi d’aria sul tetto e sotto la scocca, e al tempo stesso offrire ai passeggeri spazio e comfort all’interno dell’abitacolo. Tra le caratteristiche che saltano all’occhio il pavimento molto basso, ma che consente alle 0 Series di contenere batterie fino a 90 kWh, secondo quanto annunciato da Honda. Ma per assicurare sicurezza e maggiore autonomia Honda ha introdotto una innovazione importante anche nel sistema di costruzione delle 0 Series: alcuni elementi del telaio dei due prototipi sono stampati iniettando alluminio in presse da 6mila tonnellate di spinta, una soluzione che consente di ottenere componenti leggeri e resistenti.
Ultimo capitolo: l’informatica di bordo. Honda l’ha ridotta a soli 3 computer, l’unità centrale monta Asimo OS, sistema operativo sviluppato dalla casa giapponese che utilizza l’intelligenza artificiale per funzioni legate alla guida, alla trazione e alla gestione dell’energia. Una seconda unità si occupa dell’infotainment, la terza dei sistemi di assistenza e di guida autonoma: l’ambizioso obiettivo dichiarato da Honda è far sì che le 0 Series non possano essere coinvolte in incidenti stradali.