È uscita "Mille", la canzone dell'estate di Berti/Lauro/Fedez

Lo scanzonato rock and roll Anni '50 rischia d'incollarsi alle orecchie. Per chi non cambi stazione radio prima.
MILANO - Atteso come uno dei possibili tormentoni dell'estate italiana e promosso con entusiasmo dall'insolito trio d'interpreti, è uscito oggi "Mille", il singolo di Achille Lauro, Fedez e Orietta Berti. Lasciati alle spalle i ritmi latini e trap che hanno caratterizzato le stagioni passate, il pezzo si lancia, Oriettona oblige, su uno scanzonato rock and roll Anni '50 che sa di sole e luna park e promette d'incollarsi alle orecchie di chi non cambi stazione radio dopo le prime battute.
«Hai risolto un bel problema / E va bene così, ma poi me ne restano mille», canta, armata di «Labbra rosso Coca Cola», la nona classificata all'ultima edizione del Festival Sanremo, in un'atmosfera da Grease con tanto di coro. «Quando sei arrivato ti stavo aspettando / Con due occhi più grandi del mondo / Quante stelle ci girano intorno / Se mi porti a ballare», sono i versi del ritornello su cui quest'estate potrebbero sprecarsi i baci.
Per il resto, Fedez apre il pezzo con un accattivante ritmo in levare e canta un amore molto meno vintage di quello della sua compagna d'avventura, che ha 78 primavere alle spalle. «Sì, spogliami, facciamo twist, please / Stanotte questa casa sembra Grease», incatena le rime dal canto suo Achille Lauro chiedendosi se il medicamento che gli ha garantito una notte di passione sia «solo Aspirina». «Sa- sa- sabato sera / Sono in ca- ca- ca- cabrio nera / Siamo in macchina e una stella si tuffa e viene giù», è invece l'acquarello sonoro dipinto da Fedez.
A suggellare il tutto, una copertina che supera la foto di lancio della canzone: i tre interpreti vi figurano graziosamente infiorati, stretti in un bucolico dipinto d'altri tempi.
Visualizza questo post su Instagram




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!