Cazeneuve sarà il nuovo premier?

Il suo nome sarebbe quello che attirerebbe la minore opposizione
PARIGI - È l'ex premier ed ex ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve la pista che il presidente francese Emmanuel Macron sta seguendo per trovare finalmente un premier e un governo per la Francia, secondo gran parte dei media e degli osservatori francesi.
Con il capo dello Stato in visita in Serbia, la macchina dell'Eliseo non si ferma nella ricerca di un premier, a poco meno di due mesi dalle elezioni legislative del 30 giugno e 7 luglio. Tutti i nomi finora ipotizzati - con l'elettorato e l'Assemblée Nationale divisi praticamente in tre coalizioni tutte molto distanti dalla maggioranza assoluta - raccoglierebbero, sulla carta, l'opposizione di una maggioranza di parlamentari. Questo, sul piano dei numeri, significherebbe che una mozione di sfiducia (censura) potrebbe colpire l'eventuale nuovo governo al primo tentativo di far passare una legge.
Uomo di stato rispettato dalla destra e dalla sinistra, con immagine di dirigente in grado di affrontare i momenti più delicati (consentì, come premier, al contestatissimo François Hollande di portare a termine il suo mandato nel 2017), Cazeneuve sembra in questo momento la personalità che attira meno opposizione. Nel Fronte Popolare, la coalizione di sinistra, se La France Insoumise ha subito fatto sapere la sua netta contrarietà, i socialisti sarebbero orientati a non votare subito la sfiducia. Inoltre, per le sue critiche rivolte a Macron negli ultimi anni, Cazeneuve vestirebbe in qualche modo i panni di un 'oppositore' con il quale il presidente sarebbe costretto a coabitare. Secondo Le Monde, l'ex ministro dell'Interno di Macron "non firmerebbe un assegno in bianco al capo dello Stato, ma porrebbe le sue condizioni politiche, esigendo di avere le mani libere nella composizione del governo".




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