Siemens: taglierà 6000 posti di lavoro in tutto il mondo. Svizzera toccata poco

I tagli principalmente nel settore dell'automazione, a causa di una domanda debole e un eccesso di inventario.
BERLINO - La multinazionale elettrotecnica tedesca Siemens ha dichiarato oggi che taglierà circa 6000 posti di lavoro in tutto il mondo, di cui 2850 in Germania. La maggior parte dei tagli proviene dal settore dell'automazione, che fa parte della divisione Digital Industries.
Anche il comparto della ricarica dei veicoli elettrici è interessato. L'amministratore delegato Roland Busch aveva annunciato lo scorso autunno una riduzione dell'organico e ora sono arrivate cifre concrete.
L'azienda ha sofferto di alti livelli di inventario presso clienti e rivenditori, il che ha portato a una domanda debole e a uno scarso utilizzo della capacità. Il fatturato nel settore dell'automazione è recentemente diminuito in modo significativo, ma Siemens si aspetta un miglioramento nell'anno in corso. Nel complesso, il business del conglomerato è solido. Nel primo trimestre ha registrato un utile di 2,1 miliardi di euro.
Svizzera dovrebbe essere toccata solo poco - La Svizzera dovrebbe essere in larga misura risparmiata dai tagli dell'organico. Nella Confederazione lavorano 6000 dipendenti (stesso numero dei tagli globali), ma solo 200 sono attivi nelle divisioni interessate dalle riorganizzazioni. "Se ci saranno tagli occupazionali in Svizzera, presumiamo che riguarderanno unicamente un numero molto ridotto di dipendenti", ha sintetizzato un portavoce di Siemens Svizzera interpellato dall'agenzia Awp.




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