Bill Gates fuori dalla lista dei più ricchi al mondo: «Darò i miei beni in beneficenza»
Il patrimonio attuale del co-fondatore di Microsoft è stato valutato 118 miliardi di dollari
WASHINGTON - Bill Gates ha annunciato che farà una donazione di 20 miliardi di dollari alla Bill & Melinda Gates Foundation, associazione creata dal co-fondatore di Microsoft e dalla sua ex moglie volta a migliorare l'assistenza sanitaria e ridurre la povertà estrema. Lo riporta la BBC. Il quarto uomo più ricco del mondo ha dichiarato di sentirsi in obbligo di restituire le sue risorse alla società.
Gates si è impegnato per la prima volta a donare i suoi beni nel 2010. Da allora il suo patrimonio netto è più che raddoppiato. Secondo la rivista Forbes, il suo valore attuale è di 118 miliardi di dollari. Dopo la donazione effettuata alla Bill & Melinda Gates Foundation si ridurrà in modo significativo.
«Guardando al futuro, ho intenzione di donare praticamente tutto il mio patrimonio alla fondazione. - ha dichiarato - Scenderò e alla fine uscirò dalla lista delle persone più ricche del mondo. Ho l'obbligo di restituire le mie risorse alla società in modi che abbiano il massimo impatto per ridurre la sofferenza e migliorare le vite. Spero che anche altri in posizioni di grande ricchezza e privilegio si facciano avanti in questo momento».
La Fondazione Gates lavora nei Paesi più poveri per sradicare malattie come la malaria, migliorare l'istruzione e affrontare le carenze igieniche. Nel 2020 era considerata la seconda fondazione benefica più grande al mondo, con un patrimonio di 49,8 miliardi di dollari. Sebbene la fondazione abbia svolto un buon lavoro, alcuni hanno sollevato dubbi sull'etica di un'impresa privata che esercita una così grande influenza.
As I look to the future, I plan to give virtually all of my wealth to the foundation. I will move down and eventually off of the list of the world’s richest people.
— Bill Gates (@BillGates) July 13, 2022
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!