Stop al pollo dal Brasile perché dentro c'è il Covid-19

Hong Kong segue Cina e Filippine dal bando del prodotto, i produttori di carne: «Accusa che non ha basi scientifiche»
HONG KONG - Dopo Cina e Filippine, anche Hong Kong ha sospeso l'acquisto di polli dal Brasile per il sospetto che il prodotto possa avere tracce di coronavirus, già denunciate la scorsa settimana dalla Cina: lo ha riferito l'Associazione brasiliana delle proteine animali (Abpa).
L'azione intrapresa da Hong Kong contro i prodotti di Aurora Alimentos, il terzo più grande trasformatore di carne di pollo del Brasile, «non ha basi scientifiche», ha poi precisato Abpa in una nota. L' Associazione ha inoltre avvertito che lo stabilimento brasiliano può appellarsi al blocco di Hong Kong davanti all'Organizzazione mondiale del commercio (Omc).
L'embargo di Hong Kong non riguarda tutte le esportazioni brasiliane ma solo le spedizioni dallo stabilimento Aurora di Xaxim, nello Stato meridionale di Santa Catarina.
Il pubblico ministero del lavoro brasiliano ha intanto riferito che la prossima settimana undicimila dipendenti di Aurora saranno sottoposti a test sulla malattia.
La scorsa settimana la Cina aveva segnalato la presenza di tracce di Covid in confezioni di ali di pollo congelate acquistate dal Brasile.




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