Bambole del sesso a forma di bambine, «pronti a fornire i nomi degli acquirenti»

Al centro di un ciclone mediatico e legale, la piattaforma Shein, dopo l'agghiacciante scoperta della vendita online di carattere pedopornografico, promette di «collaborare con la giustizia»
Al centro di un ciclone mediatico e legale, la piattaforma Shein, dopo l'agghiacciante scoperta della vendita online di carattere pedopornografico, promette di «collaborare con la giustizia»
PARIGI - Bambole del sesso a forma di bambine vendute sulla piattaforma del colosso dell'e-commerce Shein. È iniziata così, venerdì scorso, la bufera mediatica e legale, deflagrata dopo la scoperta di articoli pedo-pornografici in vendita sul marketplace del colosso asiatico, che tra le proteste della gente mercoledì aprirà anche un negozio a Parigi.
Nessun dubbio circa la natura di questi articoli che, segnalati poi alla giustizia francese dalla squadra antifrode, venivano venduti per 186,94 euro. In rete erano descritti dalla pubblicità come «bambola del sesso» - alte 80 centimetri con corpo da bambina - e «giocattolo per la masturbazione maschile con corpo erotico e vagina e ano realistici». Non mancavano nemmeno i commenti degli acquirenti.
«Pronti a collaborare» - Ripreso dai media transalpini, Quentin Ruffat, portavoce di Shein France, stamattina (martedì) ha assicurato di voler essere «totalmente trasparente con il sistema giudiziario» e di voler collaborare «al 100% con la giustizia». A parlare è però anche l'Alto Commissario per l'infanzia, Sarah El Haïry, che a Franceinfo ha dichiarato: «Perseguire coloro che hanno acquistato queste bambole oggi sul nostro territorio è un obbligo di protezione e di sorveglianza delle condizioni dei bambini che fanno parte della loro cerchia ristretta».
Azienda già segnalata per altri articoli - Shein - che si è detta pronta a fornire i nomi e i recapiti dei cittadini francesi che hanno acquistato questi articoli - ha promesso di «mettere in atto le necessarie misure di sicurezza per garantire che ciò non accada di nuovo», riconoscendo un «malfunzionamento interno» nelle procedure.
Tuttavia, oltre a specificare di essere semplice intermediario e non produttore delle bambole, non ha fornito dettagli concreti sulle misure per filtrare i prodotti di venditori terzi, limitandosi a dire che allo scopo è stata creata un'unità interna. Secondo quanto riferisce Le Parisien, l'azienda era però già stata segnalata in ottobre per la vendita di prodotti pericolosi e non conformi.
Cosa rischia - Sebbene Shein abbia, da parte sua, rimosso immediatamente le inserzioni e stia indagando su come siano sfuggite ai controlli, la Direzione generale per la concorrenza, gli affari dei consumatori e la lotta contro le frodi(DGCCRF) ha segnalato la natura illecita delle bambole e l'assenza di «misure di filtraggio» efficaci. Secondo l'ente di controllo, la distribuzione di materiale pedopornografico «è punibile con una pena detentiva fino a sette anni e una multa di 100.000 euro», mentre si rischia una pena detentiva fino a tre anni e una multa di 75.000 euro per mancata adozione di misure di filtraggio.





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