«La guerra è tornata in Europa, guardiamo il destino in faccia»

Il presidente francese avverte e Zelensky esulta per il sostegno USA: «Decisione storica per la sicurezza dell'Ucraina».
Il presidente francese avverte e Zelensky esulta per il sostegno USA: «Decisione storica per la sicurezza dell'Ucraina».
PARIGI / KIEV - Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha sottolineato stasera che «la guerra è tornata in Europa» ed ha lanciato un appello a guardare «in faccia il nostro destino».
Nel discorso per la cerimonia dell'81mo anniversario della Liberazione di Bormes-les-Mimosas, località dove sorge il Fort de Bregancon, una delle dimore estive dei capi di stato francesi, Macron ha detto fra l'altro: «Oggi noi dobbiamo guardare in faccia il nostro destino e quelli che pensano che sia lontanissimo e che non ci riguardi, sono gli stessi sonnambuli del passato».
Macron domani sarà tra i leader europei che accompagneranno il presidente ucraino da Trump.
Zelensky esulta - Proprio Volodymyr Zelensky ha scritto su X che quella degli Stati Uniti, pronti a partecipare alle garanzie di sicurezza dell'Ucraina, è una «decisione storica», esprimendo anche gratitudine verso i partner della Coalizione dei volenterosi per il sostegno alla posizione ucraina alla vigilia dell'incontro alla Casa Bianca.
«Questa - scrive il presidente ucraino - è una decisione storica: gli Stati Uniti sono pronti a partecipare alle garanzie di sicurezza per l'Ucraina. Le garanzie di sicurezza, come risultato del nostro lavoro congiunto, devono essere davvero molto concrete, garantire protezione via terra, via aria e via mare, e devono essere sviluppate con la partecipazione dell'Europa».
«Sono grato a tutti i partecipanti alla Coalizione dei Volentieri - scrive poi sul suo tweet - per la conversazione odierna a Bruxelles, alla vigilia dell'incontro a Washington, D.C. con il Presidente Trump. È stata molto utile. Continuiamo a coordinare le nostre posizioni comuni. C'è un chiaro sostegno all'indipendenza e alla sovranità dell'Ucraina. Tutti concordano sul fatto che i confini non debbano essere modificati con la forza. Tutti sostengono che le questioni chiave debbano essere risolte con la partecipazione dell'Ucraina a un formato trilaterale: Ucraina, Stati Uniti e il presidente russo», conclude Zelensky.





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