Cerca e trova immobili
STATI UNITI

Milionario del mondo cripto sequestrato e torturato, il mistero s'infittisce

Sotto indagine due agenti: uno di loro era assegnato alla sicurezza del sindaco di New York.
imago
Fonte Red
Milionario del mondo cripto sequestrato e torturato, il mistero s'infittisce
Sotto indagine due agenti: uno di loro era assegnato alla sicurezza del sindaco di New York.
NEW YORK - Anche due detective della polizia finiscono sotto indagine per il caso di Michael Carturan, il trader di criptovalute italiano sequestrato e torturato a New York STATI UNITI Italiano tort...

NEW YORK - Anche due detective della polizia finiscono sotto indagine per il caso di Michael Carturan, il trader di criptovalute italiano sequestrato e torturato a New York

Lo riporta il New York Post: uno dei due detective, peraltro assegnato alla protezione del sindaco di New York Eric Adams, avrebbe accompagnato l'imprenditore torinese nella casa a schiera di Soho dove poi sarebbero state perpetrate le violenze.

Insieme con lui, sotto indagine e sospeso dal servizio anche un suo collega. La vicenda, lo ricordiamo, ha anche connessioni col Ticino: del rapimento, infatti, sono indagate tre persone, fra cui un imprenditore che a Lugano aveva società e aveva aperto fondi d'investimento.

Michael Valentino Teofrasto Carturan ha raccontato di essere stato tenuto prigioniero per settimane, privato del passaporto e sottoposto a continue torture e maltrattamenti con lo scopo ultimo di svelare le password dei suoi "portafogli“ digitali.

La polizia ha fatto irruzione nell'appartamento di lusso nel quartiere di SoHo, scoprendo una vera e propria “camera delle torture”: una motosega, dei cavi elettrici, dei cocci di vetro, visori notturni, un giubbotto antiproiettile e un’arma da fuoco.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE