Il premier francese Bayrou commenta le rivelazioni di Hélène Perlant. «Penso alle vittime, non le abbandonerò»
PARIGI - Non sapeva delle violenze subite dalla figlia durante il campus organizzato da una comunità religiosa, dove tra l'altro ci sarebbero state violenze sessuali e fisiche denunciate da circa 200 ex alunni. Il premier francese, Francois Bayrou lo ha scoperto da un'intervista a Paris Match, cui seguirà un libro in uscita domani.
«In quanto padre di famiglia, è una pugnalata al cuore»: così ha commentato, rispondendo a una domanda sulle ultime rivelazioni della figlia, Hélène Perlant, vittima di violenze durante l'adolescenza.
La donna ormai ultracinquantenne, ha svelato di essere stata vittima, all'età di 14 anni, di violenze durante un campus estivo organizzato dalla stessa congregazione religiosa a cui appartiene Notre-Dame de Bétharram, l'istituto cattolico già al centro di simili scandali e casi di pedofilia.
Nell'intervista a Paris-Match, Perlant, 53 anni, dice di non aver mai parlato dell'aggressione col padre. Rispondendo alla stampa, quest'ultimo ha confermato nel pomeriggio che la figlia non gliene aveva «mai parlato». In quanto responsabile politico, che va al di là del padre di famiglia, è alle vittime che penso oggi» e che non vuole abbandonare, ha proseguito il capo di Matignon.
Ministro dell'Istruzione tra il 1993 e il 1997, Bayrou ha ribadito di non essere «mai stato informato», in passato, di quanto avveniva nell'istituto di Bettharam, malgrado diverse testimonianze sostengano il contrari. L'istituzione fondata nel 1837, di sinistra reputazione nella regione dei Pirenei, è stata frequentata da numerosi figli di Bayrou e la moglie vi insegnò catechismo.