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STATI UNITI Il lato oscuro di Luigi Mangione: «Qualcuno lo doveva fare»

10.12.24 - 14:53
Il 26enne statunitense Luigi Mangione è stato incriminato per omicidio di secondo grado.
IMAGO
Fonte Red
Il lato oscuro di Luigi Mangione: «Qualcuno lo doveva fare»
Il 26enne statunitense Luigi Mangione è stato incriminato per omicidio di secondo grado.

NEW YORK - «Qualcuno lo doveva fare». È una delle frasi che compaiono nel documento trovato addosso a Luigi Mangione, il 26enne statunitense che la settimana scorsa ha presumibilmente sparato contro (e ucciso) l'amministratore delegato della United Healthcare, Brian Thompson, in pieno centro a Manhattan.

Il documento in questione è una delle prove più schiaccianti che hanno permesso ai giudici della Corte distrettuale di New York di incriminarlo per omicidio di secondo grado.

Nel documento compare una frase molto significativa: «Questi parassiti se la sono cercata». Un riferimento alle pratiche commerciali implementate dalle assicurazioni sanitarie negli Stati Uniti, ma anche al suo personale periodo di radicalizzazione e di premeditazione.

Mangione si era infatti progressivamente allontanato da amici e parenti e aveva smesso di pubblicare sui social. Alcuni suoi conoscenti avevano tentato di contattarlo: «Non so dove ti trovi, ma ti stanno cercando tutti», recita uno degli ultimi messaggi inviati alla sua casella di posta.

La cosa più assurda è che aveva la strada spianata. Era nato e cresciuto in una famiglia benestante, aveva studiato nelle migliori università del Paese ed era mentalmente e fisicamente in forma. Avrebbe potuto riprendere anche solo una delle numerose attività commerciali dei genitori per guadagnarsi da vivere.

Il giorno in cui è stato arrestato aveva con sé la presunta arma del delitto, una pistola "fantasma", ovvero impossibile da rintracciare perché sprovvista dell'apposito numero di serie. E stando ai pubblici ministeri, le caratteristiche dell'arma corrispondono alle descrizioni dei testimoni, alle immagini delle telecamere e alle ferite inflitte a Thompson. Ora si attende la condanna.







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