Cerca e trova immobili
ISRAELE / HAMAS

«Ucciso Salameh, una delle menti del 7 ottobre»

L'esercito israeliano conferma la morte del comandante della Brigata Khan Younis durante il bombardamento di sabato
keystone-sda.ch / STF (HAITHAM IMAD)
Fonte Ats Ans
«Ucciso Salameh, una delle menti del 7 ottobre»
L'esercito israeliano conferma la morte del comandante della Brigata Khan Younis durante il bombardamento di sabato
TEL AVIV - L'esercito israeliano ha annunciato che nel raid di ieri a Mawasi «è stato colpito e ucciso il comandante della Brigata Khan Younis di Hamas Rafaa Salameh» che si trovava nello stesso luogo del capo delle Brigate Qassam Mohammed Deif, a...

TEL AVIV - L'esercito israeliano ha annunciato che nel raid di ieri a Mawasi «è stato colpito e ucciso il comandante della Brigata Khan Younis di Hamas Rafaa Salameh» che si trovava nello stesso luogo del capo delle Brigate Qassam Mohammed Deif, anche lui obiettivo dell'attacco.

Fino a oggi la sorte di Salameh non era data per certa e lo stesso premier Benjamin Netanyahu non aveva potuto confermare la sua morte nel raid. «Salameh - ha detto l'Idf - era uno dei più stretti collaboratori di Deif e una delle menti del massacro del 7 ottobre».

La notizia era già stata data dal giornale in lingua araba - ma di base a Londra - 'al-Sharq al-Awsat', che aveva citato fonti non specificate di Hamas.

«L'eliminazione di Salameh - hanno aggiunto l'Idf e lo Shin Bet - danneggia in modo significativo le capacità militari di Hamas». Le stesse fonti hanno poi ricordato che Salameh si era unito ad Hamas all'inizio degli anni '90 ed è stato nominato comandante del battaglione Khan Yunis di Hamas sotto il comando di Sinwar.

A lui - hanno aggiunto - è spettato «un ruolo significativo nel rapimento del soldato Gilad Shilat». Nel 2016 diventato comandante della Brigata Khan Yunis, Salameh «è stato responsabile di tutti i razzi lanciati dall'area di Khan Yunis verso il territorio israeliano».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE