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ISRAELE/HAMAS

«Israele sia ritenuto responsabile di crimini di guerra»

Una risoluzione del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite chiede provvedimenti contro Tel Aviv per la guerra a Gaza.
AFP
Fonte ATS ANS
«Israele sia ritenuto responsabile di crimini di guerra»
Una risoluzione del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite chiede provvedimenti contro Tel Aviv per la guerra a Gaza.
GINEVRA - Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede che Israele sia ritenuto responsabile di eventuali crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi a Gaza.Ventotto paesi hanno votato a favor...

GINEVRA - Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede che Israele sia ritenuto responsabile di eventuali crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi a Gaza.

Ventotto paesi hanno votato a favore, 13 si sono astenuti e sei hanno votato contro la risoluzione. Lo riporta Sky News.

Divieto di armi a Israele - Nella risoluzione si chiede anche il divieto di armi a Israele, a causa della sua condotta nella guerra a Gaza. E si invita l'Assemblea generale delle Nazioni Unite a raccomandare alla Svizzera di convocare una riunione degli Stati firmatari delle Convenzioni di Ginevra.

«I possibili passi successivi dipenderanno da se e come questo organo risponderà alla richiesta del Consiglio», ha dichiarato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) a Keystone-ATS.

Chi ha votato sì, chi no e chi si è astenuto - Prima del voto, scrive la Bbc, si sono verificate delle spaccature tra i Paesi europei, con Germania e Bulgaria che hanno dichiarato che avrebbero votato contro perché la risoluzione non condannava esplicitamente Hamas anche se condannava il lancio di razzi su Israele da Gaza e chiedeva il rilascio degli ostaggi. La Francia si è astenuta, definendo "catastrofica" la situazione umanitaria a Gaza.

Il voto, pur non essendo vincolante, proviene dal principale organismo delle Nazioni Unite per i diritti umani e aumenterà la pressione diplomatica su Israele affinché cambi rotta.

«Una risoluzione anti-israeliana che non menziona Hamas né i suoi crimini del 7 ottobre» per la quale l'ambasciatore, Merav Ilon Shahar, ha abbandonato la sessione plenaria in segno di protesta. Così il ministero degli esteri israeliano ha bollato la risoluzione approvata a Ginevra dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu.

«Nel testo - ha aggiunto - si equiparano gli ostaggi detenuti sospettati di attività terroristica». Inoltre, «va contro il diritto di Israele di difendersi» e prevede un embargo «sulle armi a Israele mentre ignora in modo offensivo la fornitura di armi a Hamas da parte dell'Iran e dei suoi alleati».

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