Colpisce 121 tra persone ed entità e prevede il divieto di diffusione della propaganda russa
BRUXELLES - «È stato adottato il decimo pacchetto di sanzioni Ue». Lo annuncia sui social l'alto rappresentante Ue Josep Borrell.
"121 persone ed entità elencate, nuove e significative restrizioni all'importazione/esportazione, divieto di diffusione della propaganda russa. Rimaniamo uniti nella nostra determinazione a intaccare la macchina da guerra della Russia», scrive.
«Stiamo prendendo di mira i responsabili della deportazione e dell'adozione forzata di almeno 6.000 bambini ucraini. Si tratta di una chiara violazione del diritto internazionale, compresa la Convenzione di Ginevra, come ho sollevato ieri al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite», segnala anche Borrell.
Il decimo pacchetto include ulteriori divieti di esportazione per un valore di oltre 11 miliardi di euro, che «priva l'economia russa di beni tecnologici e industriali fondamentali». Lo segnala il Consiglio dell'Ue in un comunicato.
Nel pacchetto di sanzioni, annuncia la Svezia, alla presidenza di turno dell'Ue, sono incluse «restrizioni all'esportazione più severe per quanto riguarda il dual use e la tecnologia», «misure restrittive mirate contro individui ed entità che sostengono la guerra, diffondono propaganda o consegnano droni utilizzati dalla Russia nella guerra».
Ci sono poi «misure contro la disinformazione russa». «Insieme, gli Stati membri dell'Ue hanno imposto le sanzioni più incisive e di vasta portata mai viste per aiutare l'Ucraina a vincere la guerra - prosegue la Svezia -. L'Ue è unita accanto all'Ucraina e al popolo ucraino. Continueremo a sostenere l'Ucraina, fino a quando sarà necessario».