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ARABIA SAUDITAIn pellegrinaggio alla Mecca per onorare Elisabetta II, arrestato

13.09.22 - 12:03
L'uomo, di nazionalità yemenita, reggeva uno striscione con la scritta: «Chiediamo a Dio di accoglierla in paradiso»
Deposit (foto d'archivio)
Fonte ATS
In pellegrinaggio alla Mecca per onorare Elisabetta II, arrestato
L'uomo, di nazionalità yemenita, reggeva uno striscione con la scritta: «Chiediamo a Dio di accoglierla in paradiso»

RIAD - Un uomo di nazionalità yemenita è stato arrestato in Arabia Saudita, nella città santa di Mecca, dopo aver compiuto un pellegrinaggio in onore della defunta regina Elisabetta, per chiedere che la sua anima venga accolta in paradiso.

La tv saudita al-Ikhbariya ha riferito dell'arresto dell'uomo, identificato tramite un video circolato in maniera virale sulle reti sociali. L'uomo stesso ha filmato la sua visita nel recinto sacro di Mecca mentre compiva la Umra, rito islamico noto come «piccolo pellegrinaggio» per distinguerlo dallo Hajj, il pellegrinaggio annuale obbligatorio per ogni fedele musulmano.

Le immagini mostrano l'uomo mentre tiene in mano uno striscione con su scritto: «La Umra per l'anima della regina Elisabetta II, chiediamo a Dio di accoglierla in paradiso». Sulle reti sociali numerosi utenti hanno commentato il filmato e molti hanno reagito chiedendo l'arresto dell'uomo.

I pellegrini a Mecca non possono portare striscioni o cantare slogan. Sebbene sia consentito eseguire la Umra per i defunti, questa tradizione non si applica ai non musulmani come la regina Elisabetta, che tra l'altro era a capo della Chiesa anglicana.

La tv saudita ha riferito che «le forze di sicurezza della Grande Moschea hanno arrestato ieri un residente di nazionalità yemenita, apparso in un video con uno striscione all'interno della Grande Moschea, violando le regole (...) Sono state prese misure legali contro l'uomo».

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