Camilla soffriva di una malattia autoimmune del sangue

Gli inquirenti stanno acquisendo le cartelle cliniche e le relazioni mediche della 18enne morta per trombosi
GENOVA - Gli investigatori che si occupano del caso della morte di Camilla Canepa, la 18enne ligure morta all'ospedale San Martino di Genova dopo una trombosi, stanno acquisendo tutta la documentazione sanitaria relativa alla giovane.
Non solo il dossier vaccinale, dopo la somministrazione della prima dose di AstraZeneca nel corso dell'open day aperto agli over 18 alla fine di maggio: i militari vogliono consultare anche le relazioni dei dirigenti medici degli ospedali di Genova e Lavagna. Nei prossimi giorni il caso verrà affidato ai medici legali.
Le agenzie stampa italiane riferiscono che Camilla soffriva di piastrinopenia autoimmune familiare - una carenza cronica di piastrine - e seguiva una doppia terapia ormonale. Gli inquirenti vogliono capire se Camilla, all'atto del primo ricovero, lo avesse comunicato ai sanitari dell'ospedale di Lavagna.




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