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Tutte le vite spezzate dalla tragedia sul Mottarone

La famiglia israeliana (nonni compresi), i fidanzatini in gita e la coppia che festeggiava il compleanno
Keystone
Tutte le vite spezzate dalla tragedia sul Mottarone
La famiglia israeliana (nonni compresi), i fidanzatini in gita e la coppia che festeggiava il compleanno
L'unico superstite dello schianto, un bimbo di circa 5 anni. L'ultimo messaggino: «Stiamo salendo in funivia».
TORINO - 14 morti, 4 famiglie, e 1 solo superstite: un bambino di circa 5 anni. È questo il bilancio di una giornata che doveva essere di festa spensierata ma che si è trasformata in una terribile tragedia. A ricostruire le vite, spezza...

TORINO - 14 morti, 4 famiglie, e 1 solo superstite: un bambino di circa 5 anni. È questo il bilancio di una giornata che doveva essere di festa spensierata ma che si è trasformata in una terribile tragedia.

A ricostruire le vite, spezzate in quella cabina distrutta fra i boschi sul Monte Mottarone, ci hanno pensato i media italiani che sono riusciti a risalire alle informazioni relative a quasi tutti gli occupanti.

La prima famiglia era composta da una coppia israeliana non ancora 30enne formata da mamma, papà e dalla vittima più giovane dell'incidente: un bimbo di 2 anni. Con loro altri due israeliani, i nonni del piccolo, una 70enne e un 80enne.

Poi c'erano i fidanzati, una catanese 27enne residente a Verbania e il suo ragazzo 23enne di origini iraniane, in visita per il fine settimana. Ma anche una coppia 20enne fresca di convivenza di Varese. Sempre dalla provincia lombarda un 50enne di Vedano-Olona.

Dalla coppia 40enne residente nel Piacentino, ma originaria di Bari l'ultimo messaggino alla famiglia, tra l'altro scritto nel giorno del compleanno di lei e mandato alle ore 11: «Stiamo salendo in funivia», scrive il Corriere della Sera, poi il silenzio.

Restano ancora poco chiari, invece, i dettagli riguardanti i due bambini sopravvissuti allo schianto e ricoverati d'urgenza, in condizioni critiche, a Torino. Uno dei due, lo ricordiamo, è spirato in ospedale nel primo pomeriggio.

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