Cerca e trova immobili
CINA

In quarantena per il coronavirus, il figlio disabile muore a casa da solo

Un 17enne è stato ritrovato senza vita ieri nel suo letto. È successo in un villaggio rurale dello Hubei
keystone-sda.ch / STR
In quarantena per il coronavirus, il figlio disabile muore a casa da solo
Un 17enne è stato ritrovato senza vita ieri nel suo letto. È successo in un villaggio rurale dello Hubei
WUHAN - Il coronavirus ha provocato indirettamente un’altra vittima. Un ragazzo di 17 anni, affetto da paralisi cerebrale infantile, è morto in un villaggio rurale della provincia cinese dello Hubei dopo essere rimasto a casa da solo in ...

WUHAN - Il coronavirus ha provocato indirettamente un’altra vittima. Un ragazzo di 17 anni, affetto da paralisi cerebrale infantile, è morto in un villaggio rurale della provincia cinese dello Hubei dopo essere rimasto a casa da solo in seguito al ricovero del padre e del fratello minore, sottoposti a quarantena a causa dell’epidemia. 

Il giovane disabile era rimasto solo da sei giorni. La sua condizione lo limitava fortemente nei movimenti così come nella capacità di esprimersi. In questo lasso di tempo ha ricevuto alcune visite, ma solo in un paio di casi è stato aiutato a mangiare. Il padre del ragazzo, impossibilitato dal lasciare il regime di quarantena, ha chiesto aiuto per il figlio anche attraverso la piattaforma social Weibo.

Il 17enne è stato visitato inizialmente anche da una zia. La donna però si è ammalata a sua volta, non riuscendo più a tornare dal nipote durante gli ultimi 3 giorni. Il corpo senza vita del giovane è stato ritrovato ieri nel suo letto.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE