Assange resterà in carcere anche dopo la scadenza della pena

Un suo eventuale rilascio comporterebbe un pericolo di fuga. Due udienze, una l'11 ottobre e una il 21 ottobre prossimi, precederanno quella definitiva prevista a Febbraio del 2020
LONDRA - Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, resterà in carcere anche dopo la scadenza della pena di 50 settimane che sta scontando poiché un suo eventuale rilascio comporterebbe un pericolo di fuga: lo hanno deciso ieri i magistrati di Westminster - riporta il Guardian - alla luce della sua decisione di rifugiarsi nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra nel 2012 per evitare l'estradizione in Svezia.
Assange è in attesa di essere estradato negli Stati Uniti per hackeraggio dopo che il ministro dell'interno Sajid Javid ha firmato un ordine in questo senso lo scorso giugno.
Il fondatore di Wikileaks sarebbe stato rilasciato dalla prigione di Belmarsh il prossimo 22 settembre, ma rimarrà agli arresti nella veste di persona in attesa di estradizione.
Due udienze, una l'11 ottobre e una il 21 ottobre prossimi, precederanno quella definitiva prevista a Febbraio del 2020.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!