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AUSTRALIA

L'ergastolano fa causa, per il toast della discordia

Un detenuto australiano porta in tribunale il divieto di "spalmare" Vegemite in carcere, invocando il proprio diritto alla cultura australiana.
Imago
Fonte Associated Press
L'ergastolano fa causa, per il toast della discordia
Un detenuto australiano porta in tribunale il divieto di "spalmare" Vegemite in carcere, invocando il proprio diritto alla cultura australiana.

MELBOURNE - Andre McKechnie, 54 anni e una pena da scontare per omicidio, ha portato la sua battaglia per la crema spalmabile a base di lievito, considerata un simbolo della tradizione nazionale, specialmente a colazione, fino alla Corte Suprema di Victoria.

Come ricostruisce Associated Press, Vegemite, un prodotto amato da oltre l'80% delle famiglie australiane, è infatti bandito nelle 12 carceri del Victoria dal 2006. Corrections Victoria - l'agenzia che gestisce le carceri - giustifica il divieto con due motivazioni: la possibilità che il forte odore del Vegemite venga utilizzato per mascherare pacchetti di droga illecita ai cani antidroga e il fatto che il lievito contenuto «potrebbe essere utilizzato nella produzione di alcol» da parte dei detenuti.

McKechnie - che a 23 anni accoltellò a morte un ricco imprenditore immobiliare - non ci sta e dal carcere di massima sicurezza di Port Phillip chiede al tribunale di dichiarare che il divieto nega il suo diritto di «godersi la propria cultura in quanto australiano» previsto dalla Carta dei diritti e delle responsabilità dell'uomo.

La richiesta - piuttosto bizzarra - ha suscitato reazioni negative, specie tra i difensori delle vittime di reati. Per loro ha parlato l'avvocato John Herron, la cui figlia è stata picchiata a morte in un parco di Melbourne nel 2019. Il legale ha definito la causa «frivola e offensiva», aggiungendo che «non si tratta di Vegemite o Nutella o qualsiasi altra cosa. È un extra - un "di più" - che ci sta sbattendo in faccia la tragedia che abbiamo subito».

Il Vegemite, condimento denso e marrone prodotto in Australia dal 1923, ha un gusto che divide nei giudizi e, soprattutto, un utilizzo – spalmato sui toast – tipicamente australiano. Infine, quanto al processo previsto per il prossimo anno, il dipartimento di Giustizia e Sicurezza Comunitaria e Penale di Victoria ha per ora rifiutato di rilasciare dichiarazioni.

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