Addio PlayStation e Xbox: Mosca vuole la sua console

Fermare il monopolio occidentale dei videogiochi: è quanto si apprende dal vicepresidente del Comitato per la politica dell'informazione
MOSCA - Al bando PlayStation e Xbox: è l'obiettivo che si prefissa Mosca per fermare il monopolio occidentale dei videogiochi.
Lo si apprende da Anton Gorelkin, vicepresidente del Comitato per la politica dell'informazione della Duma di Stato, che vuole realizzare una console da gaming con hardware e software proveniente solo dall'interno del Paese.
Una mossa difficile, soprattutto dal punto di vista degli elementi costruttivi necessari a un dispositivo del genere per funzionare, provenienti quasi esclusivamente da fabbriche estere.
Eppure Gorelkin, come riportato dal sito TechSpot, il 25 dicembre ha affermato di poter perseguire il traguardo che mira allo sviluppo di Elbrus, processore su cui ha lavorato il Moscow Center of Sparc Technologies, basato su un'architettura derivante da tecnologie militari e di sicurezza.
A girare a bordo della console sarà Aurora, un sistema operativo personalizzato da Mosca sull'originale Linux, già "padre" del codice su cui è nato Android. Nonostante le limitazioni hardware, Gorelkin ha sottolineato che la console non è destinata a giocare a vecchi giochi, ma si concentrerà invece su «prodotti di nuova generazione nazionali». Ciò suggerisce la volontà di escludere, sin dal nascere, eventuali compatibilità con titoli occidentali.
Per TechSpot, un ulteriore modo per spingere la propaganda del paese, sfruttando un mezzo popolare tra il pubblico dei più giovani.
Al di là degli annunci, il sito ricorda come la capacità della Russia di produrre chip avanzati paragonabili a quelli che si trovano su console come la PlayStation 5 di Sony e la Xbox di Microsoft rimane limitata.
Una dipendenza dalla tecnologia straniera che, unita alle relazioni tese con molte potenze globali, sottolinea le difficoltà che Mosca deve affrontare per raggiungere la vera autonomia nel settore.




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