Sabotaggio Nord Stream, si dà la caccia a un sommozzatore ucraino

Sarebbe sfuggito a giugno alla cattura. Su di lui pende un mandato di arresto europeo
BERLINO - È il principale dei sospettati e sarebbe sfuggito alla cattura nel mese di giugno. Lui è un sommozzatore ucraino cui stanno dando la caccia le polizie di mezza Europa, perché sarebbe stato a capo del gruppo di palombari che nel settembre del 2022 ha piazzato le cariche esplosive che hanno fatto saltare l'oleodotto Nord Stream che collega Russia e Germania.
Ha 44 anni e l'ultimo suo domicilio conosciuto si trova in un sobborgo di Varsavia. I nuovi dettagli che emergono attorno al giallo del sabotaggio, sono stati portati alla luce dal primo canale televisivo pubblico tedesco Ard, dal quotidiano stampato a Monaco di Baviera Süddeutsche Zeitung e dal settimanale di Amburgo Die Zeit.
Su di lui pende un mandato di arresto europeo emesso dalla Corte federale di giustizia e nonostante l'ordine di cattura sia stato già trasmesso alle autorità polacche, l'uomo - che ha sempre respinto ogni addebito - è ancora irreperibile.
Gli indizi raccolti dagli investigatori vanno però nella sua direzione, suffragati - da quello che viene riportato anche dal Corriere della Sera - «da tracce di DNA e digitali» trovati a bordo della barca a vela su cui si sarebbe mosso il gruppo di sabotatori ucraini per portare a termine la missione. A bordo dello yacht la polizia aveva anche rinvenuto i resti di un potente esplosivo, l'octogen.
In Germania, i componenti del gruppo partito dall'Ucraina, sono entrati - tutti con false generalità - a bordo di un'auto noleggiata con conducente.
Le prove raccolte dagli inquirenti tedeschi portano poi dritti a una scuola di sub a Kiev (alcuni dei gestori, fra cui una donna, sono sospettati di avere fatto parte del gruppo): qui, l'uomo che la polizia tedesca sta cercando, era un dipendente.




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