Risulta da «indagini sui predicatori d'odio» basate «sulla sorveglianza delle telecomunicazioni»
BERLINO - Secondo lo Spiegel online, Anis Amri sarebbe finito nei radar delle autorità di sicurezza tedesche da diversi mesi anche «per essersi offerto come kamikaze», come risultava da «indagini sui predicatori d'odio» basate «sulla sorveglianza delle telecomunicazioni».
Tuttavia «le dichiarazioni erano formulate in modo talmente complicato» da «non essere sufficienti per far scattare l'arresto». In più, Amri avrebbe chiesto «come poteva procurarsi delle armi» a una persona risultata poi «un informatore delle autorità di sicurezza», ha concluso LO Spiegel online.