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INTERVISTA

"Non c’è più rispetto", parola di Michele Brizzi

Lo scorso mese di giugno Brizzi ha dato alle stampe "La vita secondo Brì", il suo primo album in veste solista
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"Non c’è più rispetto", parola di Michele Brizzi
Lo scorso mese di giugno Brizzi ha dato alle stampe "La vita secondo Brì", il suo primo album in veste solista
BELLINZONA - Lui è Michele Brizzi, un rapper ticinese con una lunga esperienza alle spalle: i suoi primi passi all’interno del sottobosco locale, infatti, ci portano indietro nel tempo, più precisamente al 1997, anno in cui, ...

BELLINZONA - Lui è Michele Brizzi, un rapper ticinese con una lunga esperienza alle spalle: i suoi primi passi all’interno del sottobosco locale, infatti, ci portano indietro nel tempo, più precisamente al 1997, anno in cui, soltanto 14enne, spinto dalla scena musicale a stelle e strisce di fine millennio (Tupac, Notoriuos B.I.G., Jay-Z, Nas, Eminem, Wu-Tang Clan) dà vita alle sue prime rime. «In quel periodo – ci dice entusiasta – realizzai alcune mixtape attraverso le quali riuscii a farmi notare qui alle nostre latitudini… Nel 1998, ad esempio, ebbi l’opportunità di aprire il concerto di Bassi Maestro tra le mura del Grotto Pasinetti a Gorduno…».

Gli anni passano, e Michele cresce insieme alla sua musica, maturando esperienze qua e là, prima, intorno al 2003, con i Leda Foundation,  e più recentemente, scortato dai compagni di viaggio Ene (Enea Ponzio), Lu (Luca Rullo) e Nay G (Natascia Giulia), si focalizza sul progetto Neim, con cui, nel 2011, pubblica “Virus”, il primo e per ora unico album del combo. «I Neim esistono ancora, anche se per il momento sono fermi, “parcheggiati in standby”...», ci spiega. «“La vita secondo Brì” avrebbe dovuto prendere forma con l’apporto dell’intero collettivo, ma se avessi optato per questa scelta i tempi si sarebbero allungati… Così ho raccolto le idee rinchiudendomi all’interno del Rec-Tangle Studio di Rivera per otto mesi, da settembre 2012 ad aprile 2013... Ho voluto affidare le undici composizioni a Claudio Passera (Dj S.I.D.), che ha curato le registrazioni, la messa a punto dei suoni e la masterizzazione...». Dalle canzoni traspare un diario colmo di critiche, impressioni e riflessioni sulla società che ci circonda: «In particolare – continua il rapper – mi infastidiscono i ragazzini a cui non è stato insegnato il rispetto… Io ho quasi 30 anni, ma fino a qualche tempo fa il comportamento degli adolescenti era del tutto differente… Ne sono convinto…». In termini di influenze musicali confluite tra i solchi, Brizzi cita Club Dogo, Sottotono e Kanye West, «ma anche – tiene a precisare prima di concludere – i Signori della Motown come Marvin Gaye, gli Isley Brothers e Sam Cooke…».

“La vita secondo Brì” è in vendita nei digital store (i-Tunes, Spotify) e nelle filiali Manor dell’intero cantone.

Infos: Facebook, Twitter, Instagram, Youtube e brizzitv@gmail.com

 

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