Bufera su Carolina Marconi: "Non sono una escort"

La showgirls risponde alle illazioni del faccendiere Tarantini, coinvolto nello scandalo intercettazioni insieme con il premier italiano Berlusconi
La showgirls risponde alle illazioni del faccendiere Tarantini, coinvolto nello scandalo intercettazioni insieme con il premier italiano Berlusconi
MILANO - "Sto querelando Tarantini, ho tutto in mano ai miei avvocati. Mi sono data da fare, il mio nome è stato messo insieme a quello delle escort e non mi sembra carino. Se fosse stato vero che io scendevo a compromessi, sarei stata sempre in tv e sarei stata famosissima". Lo ha affermato l'ex gieffina Carolina Marconi durante una trasmissione radiofonica.
"Sono stata invitata da Elvira Savino ad una cena di matrimonio e ho conosciuto lì il Presidente del Consiglio". Tarantini, nelle intercettazioni, ha detto che bisognava dare il suo telefono a Berlusconi. "Questo è quello che si inventa lui, lui ci ricama sopra. Il Presidente da chi non riceve i complimenti? In quella occasione li ha fatti mentre ero lì col mio fidanzato. E, dopo un mese o due, non ricordo esattamente, ci ha invitati a cena a Palazzo Grazioli. Tutto qui. Il mio fidanzato però lavorava a Londra. Non trovandoci nulla di male, ci sono andata da sola.
Elvira mi disse che mi avrebbe chiamata Tarantini per mandarmi un autista, un compito da segretario. Non c'è nessuna intercettazione che attesti che io sia rimasta a dormire né che io sia una escort". La Marconi si difende con il coltello tra i denti. Provi a immaginare il lato positivo della vicena: ora qualcuno tornerà a occuparsi di lei come personaggio pubblico!







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