Ludmilla Radchenko: «Non sono una mantenuta, faccio l'artista»
In un'intervista rilasciata al settimanale Vanity Fair la moglie di Matteo Viviani ha dichiarato di non poterne più dei giornalisti che la definiscono ancora un'ex Letterina
MILANO - «Sia chiaro, non rinnego il mio passato, ma ormai dal 2008 la mia vita professionale è totalmente incentrata sull'arte», ha dichiarato Ludmilla Radchenko a Vanity Fair, «stufa dei giornalisti che a 18 anni di distanza dall'esperienza con "Passaparola" la definiscono ancora un'"ex Letterina"».
L'artista russa ha poi aggiunto: «Dipingo, disegno, realizzo capsule collection. E con queste attività mi mantengo senza chiedere niente a nessuno. Non sono una mantenuta né una donna in cerca di soldi come mi hanno descritta alcuni».
In un post condiviso sui social l'attrice, moglie dello storico inviato dello show di Italia1 "Le Iene" Matteo Viviani, da cui ha avuto due figli, ha poi raccontato le difficoltà avute durante il parto della recentissima nascita del piccolo Nikita, avvenuta il 25 marzo scorso, e ha rivelato: «Con Eva avevo dovuto ricorrere al parto cesareo. Con Nikita speravo invece in un parto naturale. E invece... Dopo sette ore di travaglio il collo dell'utero non accennava a dilatarsi. Risultato? Anche Nikita è nato con un parto cesareo».




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