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Eddy Martens attacca la Clerici: «Mi manca mia figlia, lei no»

L'ex compagno della conduttrice ha attaccato anche l'Italia e gli italiani
Eddy Martens attacca la Clerici: «Mi manca mia figlia, lei no»
L'ex compagno della conduttrice ha attaccato anche l'Italia e gli italiani
ROMA - Parole davvero forti quelle pronunciate da Eddy Martens in una nuova intervista con il settimanale 'Chi'. L'ex compagno di Antonella Clerici e padre di sua figlia Maelle ha attaccato sia la conduttrice che l'Italia e gli italiani. «Anto...

ROMA - Parole davvero forti quelle pronunciate da Eddy Martens in una nuova intervista con il settimanale 'Chi'. L'ex compagno di Antonella Clerici e padre di sua figlia Maelle ha attaccato sia la conduttrice che l'Italia e gli italiani.

«Antonella? No, non mi manca e nemmeno l'Italia [...] Una parte degli italiani mi ha offeso, deriso e umiliato. Quando Antonella ha svelato il nostro amore, sono stato bersaglio di critiche indegne al limite del razzismo. Quando Antonella mi ha portato a lavorare con lei in tv, sapendo che ce l'avrei fatta, ho subìto un linciaggio mai visto. Ho la nausea al solo ricordo», ha detto Martens.

Il rapporto con la Clerici, come si intuisce facilmente, non è affatto dei migliori. «Meglio non parlarne. Le dico che mi manca mia figlia Maelle. Non posso educarla come vorrei e vivendo a distanza è tutto più difficile. La vedo durante le feste 'comandate'. Ma non basta, mia figlia mi manca davvero», ha aggiunto.

Poi Martens ha continuato con parole molto poco carine sia nei confronti della sua ex che in quelli del suo nuovo compagno Vittorio Garrone. «Se non si chiamasse 'Garrone', non lo sposerebbe. Ne sono certo. Io sono stato messo alla berlina anche da lei perché sono nato e cresciuto povero. Questa mia condizione è stata un bersaglio facile per i media italiani. Credo che ci sarebbe voluto più equilibrio nella nostra coppia. Più pazienza», ha detto in proposito.

«Quando Antonella ha scelto me e io lei, non era un gioco. Abbiamo fatto una figlia, che amo, ma si litigava e basta. Non c'era mai il compromesso. Ok, io ero il ragazzo di colore più giovane che voleva lavorare, e quindi? Dov'è il problema? Serviva del tempo, servivano le parole. Ormai tutto è andato e mia figlia mi manca da matti», ha poi concluso.

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