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Maria De Filippi: «La mia non è TV spazzatura»

La conduttrice difende i suoi programmi da chi li considera «diseducativi»
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Maria De Filippi: «La mia non è TV spazzatura»
La conduttrice difende i suoi programmi da chi li considera «diseducativi»
ROMA - Maria De Filippi non crede che i suoi programmi facciano parte della cosidetta "TV spazzatura". La Signora di Canale 5 ha difeso le sue due storiche trasmissioni,"Amici" e "Uomini e Donne", affermando come in sé non abbiano nulla di di...

ROMA - Maria De Filippi non crede che i suoi programmi facciano parte della cosidetta "TV spazzatura".

La Signora di Canale 5 ha difeso le sue due storiche trasmissioni,"Amici" e "Uomini e Donne", affermando come in sé non abbiano nulla di diseducativo, ma come piuttosto riflettano i valori di una generazione cresciuta tra social e nuove tecnologie.

"Amici secondo me è tutto fuorché televisione non educativa - ha detto la De Filippi al Corriere della Sera - Perché ti insegna il valore del sacrificio, l'importanza dello studio e di dedicarsi alla propria passione. Ti insegna anche a vivere di quello che sogni, a provare ad alimentare la tua aspirazione. Ma ti insegna anche la sconfitta e ti dimostra che esiste la vita oltre l'insuccesso."

"Uomini e donne invece non lo trovo diseducativo, l'educazione spetta ai genitori e alla scuola, non penso debba essere compito mio. Basta navigare su internet o guardare Facebook: Uomini e donne altro non è che quello che adesso i ragazzi fanno su internet e su Facebook. Identico".

Non rinnegando l'appellativo di "moglie di", Maria ringrazia il marito Maurizio Costanzo, da lei descritto come un compagno di vita e un maestro di televisione.

A proposito della tecnica adoperata dal giornalista e conduttore romano affinché la moglie imparasse a raccontare delle storie in maniera efficace, la De Filippi ha detto: "Maurizio mi ha fatto leggere non so quanti gialli di Simenon facendomi fare il riassunto e la sintesi: 'Riassumi in 5 minuti', 'riassumi in 3 minuti', 'riassumi in un minuto', 'dimmi qual è il centro del libro', e così via.".

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