Cerca e trova immobili
Preso d'assalto il taxi di Courtney Love
La star delle 'Hole' si è ritrovata a Parigi nel bel mezzo della protesta dei tassisti contro Uber
PARIGI - A Parigi Courtney Love si è ritrovata nel bel mezzo della protesta dei tassisti professionisti contro la compagnia statunitense Uber che, mediante l'applicazione 'UberPop', consente agli automobilisti di impro...

PARIGI - A Parigi Courtney Love si è ritrovata nel bel mezzo della protesta dei tassisti professionisti contro la compagnia statunitense Uber che, mediante l'applicazione 'UberPop', consente agli automobilisti di improvvisarsi tassisti e accompagnare i passeggeri a destinazione a tariffe fuori mercato.

La star delle 'Hole' ha postato su Twitter alcuni scatti che mostrano la sua auto bombardata dalle uova e, attaccando il governo francese, ha affermato che si sarebbe sentita più al sicuro a Baghdad.

"Hanno teso un agguato alla nostra auto e tenuto in ostaggio l'autista - ha rivelato la vedova di Kurt Cobain - Stanno colpendo le auto con spranghe di metallo. È questa la Francia? Mi sentirei più sicura a Baghdad".

E, rivolgendosi al presidente François Hollande, ha detto: "François Hollande dove c***o è la polizia? Ti sembra giusto che la tua gente attacchi i visitatori? Muovi il c... e vieni all'aeroporto".

In un altro tweet ha affermato: "Come può essere concesso a questa gente di fare questo? La prima auto è stata distrutta, gli pneumatici forati. Abbiamo pagato alcuni ragazzi in moto per tirarci fuori da qui e siamo stati inseguiti da alcuni tassisti che tiravano delle pietre. Siamo passati davanti a due poliziotti ma loro non hanno fatto assolutamente nulla".

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE