
La coordinatrice Tamara Merlo presenta la lista delle candidate al Governo: «C'è ancora un grande disequilibrio»
BELLINZONA - I nomi per il rinnovo in aprile del Consiglio di Stato ticinese ci sono. Alle attuali granconsigliere Tamara Merlo e Maura Mossi-Nembrini, vanno ad aggiungersi Maristella Patuzzi (un ritorno in politica il suo) e la giovane Giada Untersee. In fase di definizione, invece, le candidate per il legislativo che andranno a completare la formazione di "Più Donne", in corsa per le Elezioni cantonali di aprile.
Una lista, come si evince dal nome, che punta sulle quote rosa: «È una questione di giustizia sociale - ci ha tenuto a sottolineare la coordinatrice Tamara Merlo -, le istituzioni dovrebbero essere uno specchio della nostra società, quindi pensiamo ci sia il bisogno di più donne».
Per Merlo, infatti, in politica «è presente ancora un grande disequilibrio. È vero che ci sono stati dei miglioramenti - ha precisato -, ma siamo ancora in una proporzione di due deputati uomini per una donna. Questo, su certi temi, a volte si sente».
Anche i temi sui quali punterà la campagna saranno dunque vicini alle donne, come quello della violenza domestica o di genere, delle molestie o ancora del lavoro e della parità.
Qualità non Quantità !!!! sia per le donne che per gli uomini!
Giustizia sociale, ma per favore !!!!!!! vergogna
E facciamo le quote rose anche per la popolazione incarcerata? Ma perché non si parla solo ed esclusivamente di meritocrazia?
“È una questione di giustizia sociale - ci ha tenuto a sottolineare la coordinatrice Tamara Merlo -, le istituzioni dovrebbero essere uno specchio della nostra società, quindi pensiamo ci sia il bisogno di più donne».” È già uno specchio della nostra società, quante donne lavorano in cantiere? Quante donne son presenti sulle strade mentre vengono asfaltate? Se realmente volete parità di sesso, andate a lavorare in cantiere.
Giustizia soc, ma per favore, certe donne dovrebbero informarsi di come lavorono le danno in Cina, certamente non con le unghie stralunghe e la sigaretta in bocca !!
L’elettorato (uomini e donne) decide democraticamente chi votare, che sia uomo o donna non è importante! Pensare a delle quote significherebbe pilotare la volontà del popolo.
Suvvia, le donne “valide” vengono votate ed elette, altrimenti è sessismo.
Ora chissà che bordate devo aspettarmi ….
E ci risiamo… niente contro le donne, anzi! Ma perchè vogliamo forzature??? Se avremmo molte donne meglio preparate degli uomini si soalancherebbero le porte ma non è così La storia dice che donne come Masoni Speziali Pesenti sono state votate ed elette no??? (Che poi siano piaciute o no è un’altra quastione) allora p.f. Non facciamo demagogia sempre !