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TICINO"Poggi? Non lo conosco"

12.09.11 - 18:16
Sergio Morisoli precisa le sue posizioni e i suoi rapporti nel mondo politico
archivio Ti-Press
"Poggi? Non lo conosco"
Sergio Morisoli precisa le sue posizioni e i suoi rapporti nel mondo politico

MONTE CARASSO - Dalla sua fondazione a oggi, la Lega è sempre stata molto attiva nella "campagna acquisti". Paolo Sanvido, Rodolfo Pulino, Cleto Ferrari, Giancarlo Seitz, Donatello Poggi sono tutti confluiti nelle fila leghiste dopo esperienze in altri partiti. Il più recente e forse il più grande "acquisto" della Lega è stato Sergio Morisoli, che ancora alle ultime Cantonali figurava sulla lista del PLR.

L'ex braccio destro di Marina Masoni è un nome di peso, quello che mancava a Lega e UDC per poter puntare con convinzione a uno dei due seggi ticinesi al Consiglio degli Stati. Ma come ogni grande acquisto, anche Sergio Morisoli non fa l'unanimità.

Donatello Poggi, che si considera rappresentante dell'ala operaia della Lega, non ha gradito la candidatura di un liberista vicino alle banche ed ha dato le sue dimissioni dal Gran Consiglio e dal partito, dimissioni farcite da una serie di critiche sulla svolta a destra della Lega e soprattutto alla persona di Sergio Morisoli.

Morisoli, come risponde alle critiche di Poggi?

"Non credo di dover rispondere. Non conosco Donatello Poggi, non ci ho mai parlato assieme in vita mia e non so come possa dire certe cose su di me. Mi dispiace per queste sue uscite a senso unico senza conoscermi."

Ma lei perché è entrato nella Lega?

"Non sono entrato nella Lega, mi è stato chiesto di candidarmi per Lega e UDC perché mi ritengono la persona giusta per rappresentare entrambi i partiti."

Anche Giuliano Bignasca rappresenta l'ala più sociale della Lega. Lei lavora in banca, mentre il Nano ancora di recente ha definito i banchieri "banksters". Che rapporti ha con lui?

"Ho buonissimi rapporti con Bignasca. Io difendo la piazza finanziaria e gli attori che sono sulla piazza, perché creano un'enorme ricchezza a catena e molte potenzialità di lavoro. Ma difendo anche l'industria e i piccoli artigiani, i posti di lavoro della gente comune contro i cartelli, la burocrazia e le imposte esagerate.

Non credo che Bignasca intendesse quello che si pensa. Il settore finanziario è fondamentale per la Svizzera, non possiamo fare a meno di difenderlo e irrobustirlo contro gli attacchi dall'estero."

Però anche tra la base leghista sembra esservi una certa antipatia per le grandi banche, che prima si fanno aiutare dallo Stato e poi licenziano o minacciano di delocalizzare.

"Posso capire che il settore finanziario in Svizzera non sia stato molto simpatico negli ultimi anni, non interessandosi molto del "paese reale", ma ora però spero abbia imparato la lezione. Finché le banche vanno bene andiamo bene tutti, siccome generano posti di lavoro e pagano moltissime imposte, quindi servono allo Stato e alla sua ridistribuzione. D'altra parte le banche devono tornare ad essere svizzere e ragionare con una sensibilità verso la Svizzera e verso chi vive in questo paese."

In che modo la politica può dettare le sue condizioni al settore bancario?

"Non si tratta di dettare condizioni, bensì di creare un modus vivendi tra politica e economia affinché questo settore possa continuare a svilupparsi e contribuire a creare ricchezza e posti di lavoro, come ha fatto in tutti questi anni."

Nel caso fosse eletto, quali sarebbero le sue battaglie a Berna?

"Quelle del Ticino. Che deve difendere e creare i suoi posti di lavoro. Che deve fare i conti con i problemi di frontiera e con un'Europa invadente e minacciosa. Che non deve essere tagliato fuori dalla Svizzera se i trasporti non funzionano."

Quindi anche il raddoppio del San Gottardo?

"Esatto."

E nel caso non fosse eletto, andrebbe avanti come militante della Lega?

"Io non sto militando né nella Lega, né nell'UDC. Per ora sono solo il loro candidato per il Consiglio degli Stati.

Quindi la sua strada e quella della Lega si dividerebbero?

"Non dico questo. Spero di essere eletto, altre valutazioni si potranno fare solo in seguito."

Lei fa ancora parte di IdeaLiberale?

"IdeaLiberale è un gruppo di amici che si ricostituirà il 22 settembre, in occasione dell'assemblea. E' un movimento in fase di rilancio. Comunque sarà un movimento aperto a esponenti di tutti i partiti del centro-destra e non solo del PLR. E questo mi fa particolarmente piacere."

Che rapporti ha con i liberali-radicali?

"Sono in buoni rapporti con tutte quelle persone che mi hanno dato fiducia e mi hanno aiutato nella campagna precedente. Penso che saranno presenti anche in questa. Stanno capendo che non avevo altra scelta se volevo continuare a fare politica e non stare in panchina... a vita."

Se le dico il nome "Masoni", cosa mi può dire?

"Peccato che sia uscita così presto e dolorosamente dalla politica."

Ma lei ritiene di rappresentare la sua stessa linea politica?

"Io sono io, lei è lei."

 

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