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LUGANOUna settimana per parlare dell'oppressione cinese

16.02.24 - 09:30
A partire da domenica e fino al 24 febbraio saranno ospiti dell'Asilo Ciani tre mostre per parlare delle vite di Uiguri e Tibetani
Fondazione diritti umani Lugano
Fonte Red
Una settimana per parlare dell'oppressione cinese
A partire da domenica e fino al 24 febbraio saranno ospiti dell'Asilo Ciani tre mostre per parlare delle vite di Uiguri e Tibetani

LUGANO - Una locandina appariscente. È quella che da giorni è possibile ritrovare in diversi luoghi dedicati alla cultura luganese. Di che cosa si tratta? A partire da domenica e fino al 24 febbraio saranno ospiti della città sul Ceresio tre esposizioni sui diritti umani, tra cui “Investigating Xinjiang's Network of Detention Camps”, che rielabora l'inchiesta Killing, Rajagopalan e Buschek, vincitrice del Premio Pulitzer 2021.

La rassegna, intitolata #TiVedo - Sharp Eyes on China, si svolgerà lungo tutto l'arco della settimana nelle sale dell'Asilo Ciani e ospiterà conferenze, documentari e storie riguardanti cultura, società e tradizioni delle popolazioni Tibetana e Uigura. Ma non solo. Lo sguardo, quello dei diritti umani, tenderà a rivolgersi su tutti gli aspetti quantomeno controversi della vita e della libertà di queste etnie. Si parlerà di lingua e religione, di sorveglianza sociale, di privacy, di commercio globale e di sostenibilità. E ci si interrogherà sul ruolo della Svizzera nello sfruttamento di migliaia di persone.

Ospiti della rassegna saranno pure le mostre "LLamas en el silencio" dell'artista catalano Pau Nubiola, che ritrae i 159 casi di autoimmolazione avvenuti in Tibet in segno di protesta alle politiche coloniali repressive cinesi; e "Xinjiang Police Files", una raccolta di immagini già pubblicate nel 2022 dalla Victims of Communism Memorial Foundation.

L'entrata all'evento è gratuita. Trovate qui il programma.

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