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SETTIMANE MUSICALI ASCONAUn’orchestra-laboratorio fra Mozart e Ligeti

13.09.23 - 09:30
È Les Siècles, che sarà protagonista insieme a Isabelle Faust del concerto di giovedì 14 settembre
LE PHILTRE
Un’orchestra-laboratorio fra Mozart e Ligeti
È Les Siècles, che sarà protagonista insieme a Isabelle Faust del concerto di giovedì 14 settembre

ASCONA - Prosegue giovedì 14 settembre la programmazione delle Settimane Musicali di Ascona. Alle 19.30 nella Chiesa di San Francesco a Locarno l’orchestra Les Siècles, entusiasmante complesso-laboratorio che ha fatto razzia di premi internazionali, si farà accompagnare dalla classe superba della violinista tedesca Isabelle Faust, scavando nella pittoresca cultura transilvana ammantata di melodie balcaniche e sapori africani di György Ligeti, prima di chiudere con la raggiante “Jupiter” di Wolfgang Amadeus Mozart.

È un debutto da non perdere alle Settimane Musicali, quello dell'ensemble che quest'anno compie i suoi primi vent'anni. Diretto da François-Xavier Roth con l’obiettivo di mettere a confronto e in prospettiva diversi secoli di creazione musicale, è composto da musicisti della nuova generazione e suona i vari repertori - si spazia dal 17° secolo alla musica di oggi – con strumenti storici appropriati.

Così, per il concerto di Locarno l’orchestra si presenterà con due set di strumenti: moderni (accordati a 440 hz) per suonare Ligeti e d’epoca per Mozart (a 430 hz). L’idea del concerto è di far dialogare due giganti della musica del 18° e del 20° secolo e di offrire al pubblico, sono parole del direttore François-Xavier Roth, «un fuoco d'artificio, un grande bouquet di musica capace di trasmettere grandi emozioni».

Di Ligeti, compositore rumeno diventato un classico del XX Secolo nonché autore di culto conosciuto anche dal grande pubblico grazie ai film di Kubrik, si potranno ascoltare, per l’interpretazione della grande violinista tedesca Isabelle Faust due brani: il Concert Românesc scritto nel 1951 e ispirato alla musica popolare rumena - un folclore studiato in profondità e poi in buona parte reinventato, come nella tradizione di Bartók - e il Concerto per violino del 1992, puzzle musicale dal carattere a dir poco irresistibile che contiene molte suggestioni, effetti di collage, armonici quasi stralunati, giustapposizioni a tratti quasi comiche di materiale e qua e là innesti di ritmi bulgari, melodie balcaniche, con spruzzate di sapori africani.

Più classica la seconda parte del concerto, con la presentazione della raggiante Sinfonia n.41 di Mozart, detta Jupiter, l’ultima meraviglia sinfonica scritta nel 1788 dal genio di Salisburgo.

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