Cerca e trova immobili
COLLINA D'ORO

Anche Collina d'Oro vede rosso (per colpa del Cantone)

Nonostante un deficit di 3,83 milioni, il Municipio non ritocca verso l'alto il moltiplicatore (che resta al 60%).
TiPress
Fonte Comune di Collina d'Oro
Anche Collina d'Oro vede rosso (per colpa del Cantone)
Nonostante un deficit di 3,83 milioni, il Municipio non ritocca verso l'alto il moltiplicatore (che resta al 60%).

MONTAGNOLA - Il Municipio di Collina d’Oro ha approvato e trasmesso al Consiglio comunale i conti preventivi per l’esercizio 2026, proponendo di mantenere invariato al 60% il moltiplicatore d’imposta comunale per persone fisiche e giuridiche.

Il preventivo si chiude con un disavanzo di 3.83 milioni, di franchi. Il risultato - precisa l'Esecutivo - è fortemente influenzato dalle decisioni cantonali che comportano un sensibile aumento dei costi a carico dei Comuni. Tali oneri, spesso imposti senza adeguate misure di compensazione e con scarso preavviso, rendono complessa una pianificazione finanziaria coerente e sostenibile. Le nuove partecipazioni ai costi per case per anziani, assicurazioni sociali e perequazione intercomunale determinano un aggravio complessivo di circa 2.47 milioni rispetto al 2025. Questi aumenti, stabiliti a livello cantonale, spiegano quasi interamente il peggioramento del risultato d’esercizio e confermano la crescente pressione delle politiche cantonali sulle finanze comunali».

Il Municipio di Collina d'Oro ci tiene comunque a sottolineare che l’aumento del contributo di livellamento riflette anche il buon andamento del gettito fiscale comunale, segnale della solidità economica e dell’attrattività del territorio. «Paradossalmente, però, questa performance positiva - si legge in una nota - si traduce in un maggiore onere verso il fondo di perequazione, riducendo i benefici diretti per il Comune».

A fronte di questo contesto complesso, il Municipio ha mantenuto una gestione improntata al rigore e alla prudenza, realizzando un risparmio di circa 625'500.00 sui costi del personale grazie a riorganizzazioni interne e alla razionalizzazione dei servizi. «Questa politica di contenimento - spiega l'Esecutivo - ha permesso di preservare la qualità delle prestazioni e di mantenere stabili i servizi essenziali per la popolazione. Il preventivo 2026 conferma inoltre la volontà del Comune di proseguire negli investimenti strategici per il proprio sviluppo, con interventi mirati quali la migrazione del sistema informatico in cloud, la digitalizzazione dei processi, l’estensione della videosorveglianza, il collegamento in fibra ottica delle sedi amministrative e la messa in funzione della Casa dell’Arte, nuovo polo culturale comunale».

Il Municipio conclude puntando nuovamente il dito contro Bellinzona. «Come evidenziato, il risultato negativo del preventivo non è dovuto a un incremento della spesa comunale, bensì alle decisioni cantonali che continuano a trasferire oneri ai Comuni, spesso senza un reale coinvolgimento degli enti locali e con tempi di attuazione estremamente ristretti. Queste modalità - attacca l'Esecutivo - limitano l’autonomia comunale, compromettono la capacità di pianificazione e mettono sotto pressione i bilanci locali, rendendo sempre più difficile garantire l’equilibrio dei conti senza aumentare il carico fiscale sui cittadini».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
COMMENTI
NOTIZIE PIÙ LETTE